Dire Fare Chiuso per Ferie: il mio arrivederci a settembre (e qualche consiglio di mete fuori porta della #DireFareCommunity)

E così, anche per il 2019, eccomi qui a scrivere il post di saluto pre pausa estiva del blog. Ormai da quattro anni quella di mandare Dire Fare Mole in vacanza è un’abitudine che considero salutare, anzi doppiamente salutare, sia per me che per il blog stesso.

Perchè? Perchè ritengo che la creatività abbia bisogno di riposare, riprendere forza e forma, rinascere con nuove ispirazioni date da nuove terre e nuove esperienze, e le vacanze estive sotto questi aspetti sono un toccasana (sì, pure per una persona ancorata fortemente alle radici come me!). Penso, sempre di più, che fermare la pubblicazione abbia il bellissimo scopo di evitare la sovraesposizione, il dover per forza essere presente e dire qualcosa anche quando, in realtà, non ne si avrebbe voglia. Nulla contro chi mantiene i blog attivi anche in agosto ovvio, io al momento sento di non avere cose utili da comunicare. Inoltre, i mesi estivi sono per noi torinesi mesi di pausa, e ogni estate noto che le visualizzazioni degli articoli calano; è inevitabile, per un blog che parla di una meta – purtroppo – non valorizzata a dovere come luogo di ferie o di viaggio nel periodo caldo, quindi non mi sento in colpa se rimando a fine settembre progetti belli e storie da raccontarvi. I canali social saranno invece attivi, seppur aggiornati con minore frequenza, ergo se sentite Dire Fare Nostalgia vi aspetto su Instagram e Facebook con enorme piacere!

fede_estate
Ogni tanto, ci metto la faccia

Fine settembre e non inizio: quest’anno infatti le mie vacanze insieme al #DireFareMarito saranno un po’diverse visto che per la prima volta da quando siamo insieme partiremo verso metà settembre, complice il matrimonio in Sardegna di cari amici. Vivremo un agosto a casa nostra, fra un fuori porta e l’altro, fra un gelato in centro e un tuffo in piscina. Oltre allo svago, dedicherò le prossime settimane di pausa alla stesura di alcune collaborazioni (una, di cui sono particolarmente orgogliosa, sarà un percorso di aiuto ai freelance della provincia insieme alla naturopata Silvia Oberto), alla pianificazione dei prossimi articoli e all’organizzazione di eventi in cui sarò coinvolta; per quanto riguarda questi ultimi, posso già anticiparvi di sbirciare qui!

Ma adorati lettori, non mi congedo momentaneamente da voi senza avervi lasciato qualche suggerimento per chi, come me, vivrà un’estate sabauda e vorrà approfittarne per esplorare angoli della Regione e dei dintorni. Ho chiesto alle mie adorate #DireFareContributor un consiglio per voi e vi assicuro che, come al solito, ognuna mi ha regalato attimi di magia attraverso parole e immagini. Ecco a voi madamine e gianduiotti i #FuoriPortaFuoriMole di Annalisa, Carmen, Flavia e Lisa: a ciascuno di loro ho abbinato anche un mio vecchio articolo con un luogo del cuore che potrà servirvi come ulteriore spunto.

Il #FuoriPortaFuoriMole di Annalisa: Menton in Costa Azzurra

La mia Menton è la prima cittadina della Costa Azzurra, una manciata di casette colorate, una lunga passeggiata al profumo di lavanda e zagare. Svegliarsi con il pain au chocolat, fare pranzo in spiaggia con la socca – come chiamano la farinata di ceci da queste parti – presa al mercato davanti al porto…

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E per cena? Una gustosa marmitte du pecheur dove fare scarpetta con la baguette, senza dimenticare l’aperitivo sulla spiaggia sabbiosa della Sablette, quando tutto diventa dorato alla luce del tramonto.

[photo credits: Annalisa Mazzo]

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Il #FuoriPortaFuoriMole di Carmen: la Valdigne in Valle d’Aosta

E anche quest’anno le ferie le faccio l’anno prossimo ma non per questo mi butto giù perché per fortuna ci sono valide alternative anche qui nei paraggi del nostro amato Piemonte. Federica sicuramente non è a conoscenza del mio amore per la Valle d’Aosta eppure esiste da svariati anni. Quando ero bambina (ma fino ai 19 anni) ho trascorso le mie vacanze in un posto magico chiamato Camping Green Park. Un luogo permeato da ricordi stupendi, da amicizie che perdurano nel tempo e un motivo in più per trascorrere del tempo con i nonni. Il Camping Green Park si trova nel comune di La Salle, distante 31 chilometri da Aosta, ed è un campeggio immerso nel verde della Valdigne e la cui vista è unica perché il Monte Bianco vi dà ogni mattina il buongiorno.

Se inizialmente era un camping di sole roulotte, tende e camper – fino al 2006 aveva persino la piscina non riscaldata la cui temperatura più alta si aggirava intorno ai 17 gradi – dopo l’anno della vittoria della Nazionale Italiana, tutto è cambiato. È diventato un campeggio di lusso: casette in legno tipiche delle zone montane, una piscina (riscaldata) in cui si può trovare un’area idromassaggio, una piscina per i piccini, aree gioco (bocce, tennis, calcetto e beach volley) e ristorazione. Se siete amanti delle passeggiate qui è possibile fare tante escursioni bellissime perché la zona ne offre in quantità industriali; quando ero bambina con i nonni (santi nonni e la loro pazienza nel farci camminare anche quando io e mio fratello non ne avevamo voglia) sono andata al Lago d’Arpy (Colle San Carlo, Morgex), al Piccolo San Bernardo, Terrazza panoramica e sentiero dell’Orrido (Pré-Saint-Didier), castello di Châtelard (la piccola Carmen lo chiamava “il castello delle streghe” e dal Camping lo si vede molto bene alzando lo sguardo) e infine con nonna ho percorso il Sentiero delle Madonnine che unisce Morgex a La Salle.

Camping Green Park, Via dei Romani, 4 11015 La Salle (AO)

Sito web

Facebook

Escursioni

Lago d’Arpy: sito web

Piccolo San Bernardo: sito web

Terrazza panoramica e sentiero dell’Orrido: sito web

Castello di Châtelard: sito web

Sentiero delle Madonnine: sito web

[photo credits: Pagina Facebook Camping Green Park, Wikipedia, ilovevda]

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Il #FuoriPortaFuoriMole di Flavia: Jouvenceaux in Val Susa

L’estate è il momento migliore per spalancare occhi e cuore davanti alle meraviglie della natura e tornare indietro con la memoria alla spensieratezza delle estati senza tempo di quando eravamo bambini. Ad un’ora da Torino, nel cuore dell’Alta Val di Susa, si trova un borgo alpino perfettamente conservato, dove ancora oggi è possibile perdersi tra vicoli e baite in pietra, per trascorrere qualche ora di serenità. Si tratta di Jouvenceaux, un paese di 80 anime residenti nel corso dell’anno, situato tra un tornante e l’altro, mentre dalla centrale Oulx si sale verso la più nota e turistica località montana di Sauze d’Oulx.

Cosa si può fare a Jouvenceaux in agosto? Potreste inciampare in una delle feste organizzate dall’Associazione Amici di Jouvenceaux, come quella dei goffres, golose specialità preparate dagli uomini del paese in piazza la prima domenica del mese oppure assistere a concerti musicali all’interno della suggestiva Cappella di Sant Antonio Abate, risalente al 1100. Dal paese parte un bellissimo sentiero nel bosco, costellato di sculture in legno realizzate alcuni anni fa da artisti internazionali per Art In The Forest.

Se siete appassionati di downhill o mountain bike,parte proprio da qui la seggiovia che in pochi minuti vi porterà a quota 2000 metri da dove partire per bellissime escursioni sui monti della Via Lattea. E dopo lo sport? Una merenda sinoira da Monica al Bar di Jouvenceaux, è assolutamente d’obbligo: chiedete il suo famoso tagliere di salumi e formaggi d’alpeggio e non vi pentirete!

Se volete un ricordo davvero indimenticabile, vi suggerisco di prenotare una o due notti presso l’Art Suite interamente realizzata in larice e materiali naturali. Nasce qui nel 2018 One Room, suite matrimoniale realizzata dall’artista locale Maurizio Perron. Il vero lusso è il tempo, recitano da queste parti. E credo proprio abbiano ragione!

One Room| Stanza d’Artista, Frazione Jouvenceaux, 35, 10050 Sauze d’Oulx (TO)

Facebook: One Room Jouvenceaux

[photo credits: Flavia Chiarelli]

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Il #FuoriPortaFuoriMole di Lisa: il lago di Thures in Valle Stretta

Sono molto lieta di raccontarvi la storia di un luogo speciale e magico che sorge a venti minuti d’auto da Bardonecchia: il lago di Thures, Nevache, in Valle Stretta.

È possibile posteggiare l’auto in prossimità del rifugio Re Magi e proseguire a piedi verso il rifugio III Alpini da qui ci si incammina in direzione del lago. Il sentiero attraversa il torrente con un ponte che vi conduce all’ingresso di un freschissimo profumato bosco di conifere. La vegetazione in questo tratto assume le caratteristiche di quella tipica della macchia mediterranea! Usciti dal bosco, che regala scorci davvero suggestivi con coinvolgenti giochi di luce, il percorso continua per un breve tratto pianeggiante rigoglioso e verde.

Arrivati lungo le sponde del lago di Thures si può ammirare la bellezza del paesaggio che incornicia lo specchio d’acqua. Sperimentate la gioia e la pace della natura, per una giornata di vacanze fuori porta fra il verde e i fiori!

[photo credits: Lisa Zanchetta]

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Buone vacanze!

Federica e la Dire Fare Community

 

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