Le mie vacanze di vette: itinerari del cuore in Valle di Susa

Il concetto di vacanza durante l’A.A. (Anno Anomalo) 2020 è stato riletto, stravolto, riscritto in mille e mila modi diversi. Fare vacanza o non fare vacanza? Resto a casa o mi allontano un po’? E quanto mi allontano? Io, come vi anticipavo nei precedenti post, ho scelto di restare in Piemonte e di provare una vacanza distante dalle precedenti abitudini, meno affollata, meno caotica.

Breve postilla prima di proseguire: questo è un blog nato per diffondere, narrare, custodire la bellezza di un territorio. Mi piace descrivere Dire Fare Mole come uno di quegli scrigni che si trovano sui comodini delle nonne, quelli che quando li apri ti avvolgono con la melodia démodé di un carillon e ti raccontano storie da scrivere sul cuore, da portare addosso cucite per sempre. Ecco il motivo per cui sulle mie pagine troverete solo i pensieri e le sensazioni piacevoli che vivo, ho vissuto e che voglio condividere con voi. I numeri, le opinioni politiche, le discussioni da talk show, le cronache di assembramenti in locali esclusivi di località turistiche altrettanto esclusive li lascio – volentieri – fuori da qui. Per me non esiste cosa più esclusiva dell’essere in salute, e non aggiungerò altro.

Dopo un mese di pausa si ritorna quindi a parlare di bellezza e lo faccio raccontandovi la mia vacanza di vetta in Valsusa, ad un’ora da casa, insieme al #direfaremarito, in un territorio amato. La Valsusa riesce a stupirmi di continuo nonostante i trent’anni di conoscenza e frequentazione assidua, e non smetterò mai di viverla e consigliarla.

Ecco alcuni scorci che ho visto quest’estate e che vorrei rivedere in autunno, inverno e primavera: le nostre montagne vestono bene in tutte le stagioni. Non credete?

Il borgo di Salbertrand

La nostra base per la vacanza è stata una deliziosa casetta (affittata tramite Airbnb) nel centro storico di Salbertrand, comune valsusino di circa 600 abitanti culla della cultura Occitana in valle. Perchè abbiamo scelto proprio Salbertrand e non uno dei paesi vicini più noti, tipo Bardonecchia, Sestriere, Oulx? Innanzitutto perchè volevamo un posto tranquillo, e di certo questo piccolo borgo alpino lo era; poi per una questione di costi di affitto più contenuti, infine per l’ottima posizione logistica del paese raggiungibile con la statale 24 del Monginevro, in autostrada (l’uscita consigliata sulla A32 è quella di Oulx Est a soli 5 km) e dotato di stazione ferroviaria. Salbertrand d’altronde è sempre stato crocevia di strade: la collocazione strategica nel fondovalle all’inizio della piana di Oulx ha fatto in modo che nei secoli fosse attraversato da importanti vie di comunicazione, una fra tutte la via Francigena di medieval memoria.

Proprio nel centro di Salbertrand sorge un edificio pittoresco, costruito nel Medioevo per il ricovero e l’ospitalità dei pellegrini che percorrevano la via da o verso la Francia: è l’Hotel Dieu, austero e misterioso, con tracce di affreschi sulla facciata e una splendida fontana del 1524 in pietra a vasca rettangolare decorata con i simboli del Regno di Francia, il delfino, il giglio e il castello. Vi starete chiedendo perchè la fontana porta i simboli d’Oltralpe; la risposta è da scovare fra le pieghe della storia dell’alta Valsusa, se siete curiosi e avete voglia di approfondire ve l’avevo raccontata qui https://direfaremole.com/2019/01/31/la-repubblica-degli-escartons-storia-ed-itinerari-sulle-tracce-dellantica-federazione-alpina/. L’Hotel Dieu è una delle tappe dell’ecomuseo diffuso Colombano Romean, itinerario di visita a tema storico-naturalistico sviluppato fra Salbertrand, le sue frazioni e il vicino Gran Bosco, parco naturale considerato fra i più belli del Piemonte.

Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand

Durante la vacanza siamo andati due volte a esplorare il Gran Bosco di Salbertrand partendo a piedi dal centro storico del paese. Il Gran Bosco calza alla perfezione il suo nome altisonante: è davvero infinito. Situato sulla destra orografica del fiume Dora Riparia, ricopre un’area naturalistica vastissima composta per il 70% da boschi e per il rimanente 30% da pascoli e praterie di alta quota; il parco è accessibile da diversi punti della valle, da Chiomonte fino a Sauze d’Oulx, e i sentieri che lo solcano sono innumerevoli.

Vi consiglio quello che abbiamo fatto noi, adatto a tutti, pigri e meno pigri, coppie, singoli e famiglie: dall’area attrezzata Pinea (dotata anche di parcheggio vicino) dirigetevi sul percorso che porta verso l’edificio tondeggiante della ghiacciaia ottocentesca – qui veniva conservato il ghiaccio da distribuire nei mercati della zona e di Torino – e il laghetto omonimo, dove potete sostare per un pic-nic o per riposarvi all’ombra degli alti alberi che lo abbracciano. Nei dintorni soffermatevi sulla miniera e sulla smoke-sauna costruita nel corso di workcamps rivolti a studenti universitari nei primi anni 2000. La smoke-sauna è la riproduzione in legno a blockbau di un prototipo del celebre architetto finlandese Alvar Aalto, ideato per la sua casa sperimentale di Muuratsalo in Finlandia. Un pizzico di nord Europa in Valsusa non stona affatto!

La Valle Argentera

Non so se l’argento si riferisca alla sfumatura delle altissime cime o alle acque del torrente Ripa, principale ramo sorgentizio della Dora Riparia. Oppure ai riflessi argentei delle cascate zampillanti che fanno capolino qua e là lungo i sentieri. So solo dirvi questo, cari lettori: Valle Argentera è un nome da fiaba proprio come il luogo che lo porta. Vallata alpina secondaria rispetto alla Valsusa, la Valle Argentera si trova nel territorio del comune di Sauze di Cesana, poco distante dalla più nota località di Sestriere. La valle è percorsa da una strada sterrata comunale accessibile dalla SP215, e da giugno a settembre le autovetture devono pagare una tariffa d’ingresso di 5 euro per mezzo; l’accesso per gli escursionisti e le biciclette è invece sempre gratuito. Al decimo chilometro avviene la biforcazione in due valli minori, la Valle Lunga e la Valle del Gran Miol.

Entrare qui è come varcare la soglia di un’altra dimensione, di un’epoca distante ma vicina. I segni dell’uomo sono infatti ridotti all’essenziale: una manciata di baite in pietra, antichi alpeggi di cui alcuni ancora attivi, parcheggi. Per il resto si aprirà davanti ai vostri occhi una distesa di verde smisurato da amare a prima vista, sia in estate per un pic-nic (noi abbiamo partecipato a un pic-nic organizzato e allestito da Margherita Cavaglià di Pic-Nic Piemonte in collaborazione con il catering di Gerla ma ovviamente ci si può autogestire) che in inverno con le cascate di ghiaccio amate dagli arrampicatori. Nota per campeggiatori e camperisti: in Valle Argentera sarete assolutamente ben accetti!

Susa e il percorso Romano

All’andata e al ritorno abbiamo fatto tappa in uno dei miei luoghi del cuore, Susa. La cittadina che dona il suo nome a tutta la vallata alpina è di una bellezza sorprendente, un continuo dialogo di pietra fra epoca Romana e Medioevo.
Raggiungere Susa da Torino è comodo e facile anche per una gita in giornata; potete optare per la macchina (in autostrada o in statale, scegliendo fra la statale del Monginevro e quella del Moncenisio) o per il treno. La stazione è centrale e in 5 minuti sarete nel vivo del nucleo storico, un reticolo di viuzze medievali piene di negozi e botteghe. Vi consiglio una sosta golosa da Pietrini, pasticceria e bistrot dove troverete dolci e tramezzini da sogno!

La mia parte preferita? L’area archeologica Romana, ineguagliabile e sorprendente. Soprattutto la prospettiva data dall’arco dell’acquedotto delle Terme Graziane del IV secolo D.C. con l’Arco sullo sfondo, fatto erigere dal re locale Cozio in onore di Cesare Ottaviano Augusto nell’anno 9 A.C.; quello di Susa è uno dei quattro archi in Italia dedicati al primo imperatore Romano, gli altri si trovano ad Aosta, Fano e Rimini. Se volete proseguire nell’esplorazione di questa piccolissima Roma delle Alpi, troverete poco distanti i resti dell’Anfiteatro e la maestosa Porta Savoia, detta anche Porta del Paradiso, addossata alle mura della città di cui costituiva uno degli ingressi principali. Da restare senza fiato anche alla decima, centesima, millesima visita.

Link utili

Appartamento a Salbertrand: https://www.airbnb.it/rooms/17022954?children=0&adults=1&source_impression_id=p3_1599917005_iDqkK%2F%2FxG26oy%2B5q

Pic-Nic Piemonte: https://www.instagram.com/picnicpiemonte/

Caffetteria Pasticceria Pietrini| Susa: https://www.pietrinisusa.it/pasticceria-e-gastronomia/

Gran Bosco di Salbertrand: http://www.parks.it/parco.gran.bosco.salbertrand/iti.php

Ecomuseo Colombano Romean| Salbertrand: https://www.parchialpicozie.it/page/view/ecomuseo-colombano-romean/

Valle Argentera| Sauze di Cesana: https://www.visitvaldisusa.it/valle-argentera/

[photo credits: Dire Fare Mole]

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