A Torino c’è…una nuova canzone (d’amore) per la città: intervista a Francesco Trimani

A Torino c’è … bellezza, storia, arte. E musica.

A proposito di musica, oggi vi presento Francesco Trimani, e lo faccio con profondo orgoglio sabaudo. Francesco è un giovane cantautore torinese, innamorato follemente di Torino. Come fanno spesso gli innamorati, ha voluto dedicare all’ oggetto del suo amore una canzone, “A Torino c’è”, componendola con il cuore e gli occhi di chi ci vive da sempre.

La bella in questione non è rimasta indifferente a questo gesto romantico: Torino ha infatti adottato la canzone di Francesco come nuovo inno, utilizzandola in diversi importanti contesti. Fra tutti, gli eventi piemontesi Telethon, e la GTT, che da un anno diffonde la melodia in filodiffusione nelle stazioni della Metropolitana.

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[photo credits: Francesco Trimani]
Il legame fra le canzoni di Francesco e Torino passa anche per il calcio. Già, perché il cantautore è riuscito in un’altra notevole impresa: esibirsi allo Stadio Olimpico – il 6 marzo scorso – davanti ai tifosi granata durante l’intervallo della partita Toro – Lazio. La canzone? “Grande Torino”, un nuovo inno della squadra, scritto proprio da lui e prodotto dal dj/producer Anthony Louis.

Invito tutti i torinesi a guardare i video delle canzoni di Francesco. Soprattutto quello di “A Torino c’è” ( video ufficiale su Youtube) mi ha particolarmente emozionata: una storia d’amore fra un uomo e una donna, e Torino (tra l’altro, il lui in questione è Alex Belli, attore di Centovetrine e “naufrago” dell’Isola dei Famosi edizione 2015). Dalla Gran Madre a Porta Palazzo, passando per piazza Castello e la Mole: la città non è uno sfondo, bensì la protagonista assoluta. Il progetto è stato promosso dall’associazione WORLD ARTS, con il patrocinio della Città di Torino, e sta avendo un riscontro sempre più grande.

Il video è un mosaico di preziose collaborazioni: vi sono presenti infatti i bambini  dell’associazione “Musica Insieme” di Grugliasco, a simboleggiare il futuro della città, e la cantante Yelewna dell’associazione “Incanto”, a voler trasmettere un’idea di multietnicità, un tratto quanto mai contemporaneo nella realtà cittadina.

“Un po’di magia, nascosta in ogni via … A Torino c’è la voglia di cambiare il mondo”: il testo racchiude la celebrazione delle meraviglie della città, insieme ad un messaggio di speranza, integrazione e impegno per renderla ancora più bella e vivibile per tutti. Parole d’amore e una melodia che ti entra in testa, tant’ è che è da circa una settimana che canticchio il ritornello, fra un articolo da scrivere e una lavatrice da stendere (eh si, essere donna e freelance è anche questo!).

Pronti a cantarla anche voi?

 

Come tutte le grandi storie, si inizia dal colpo di fulmine. Quando è nato il tuo amore per la musica?

Il mio amore per la musica è nato nel 1991, alle scuole superiori.

Un mio compagno di classe aveva studiato chitarra alle scuole medie (io invece il flauto!) e gli chiesi di insegnarmi. Appena cominciai a strimpellarla un po’ cominciarono a nascere le prime melodie e nacquero le mie prime canzoni … e da allora, non mi fermai più.

 Il ragazzo si chiamava (e si chiama tutt’ora) Alessandro Zamboni, con il quale fondammo il duo “Senso Unico” che si è poi sciolto nell’anno 2000;  io continuai la mia strada come solista, fino ad adesso.

 

Oltre alla musica, hai un’altra grande passione: il Toro. Hai scritto “Grande Torino”, inserito fra gli inni granata, e hai avuto recentemente la possibilità di esibirti nel tempio della squadra, lo Stadio Olimpico, prima di una partita di campionato. Come ci si sente a realizzare un sogno così grande?

Si, la passione per il Toro nasce dalla scoperta della storia del Grande Torino, mentre stavo scrivendo “A Torino c’è” (circa due anni fa). Non ho mai seguito il calcio da “tifoso” – anche se mio padre è un tifoso granata – perché ho sempre dato la precedenza assoluta alla passione per la musica.

Sono comunque tifoso del buon calcio e dei valori “sani” che può trasmettere. Sono molto contento che il mio inno lo facciano sentire allo stadio da inizio stagione e che piaccia ai tifosi … poi, l’esperienza di cantarlo in campo è indescrivibile! Tutto solo in un campo enorme, con intorno più di ventimila persone che lo cantano. Da pelle d’oca, vi assicuro!

 

Dal Toro a Torino, il passo è breve. Parlami di “A Torino c’è”, la tua bellissima canzone dedicata alla nostra città. Come nasce il progetto?

Era da molto tempo che volevo dedicare una canzone alla bellezza e alla storia della mia città. Così, un giorno, un amico – stufo di sentirmi dire la stessa frase tutte le volte che andavamo in centro: Ma ti rendi conto in che magnifica città viviamo? – mi dice: “Perché non scrivi una canzone?”.

Tornato a casa, nel giro di un paio d’ore, è nata “A Torino c’è”.

 

Ora non ti resta che dirmi quali sono i tuoi luoghi del cuore torinesi!

I miei luoghi del cuore sono praticamente tutte le vie, i palazzi, i portici favolosi della mia città. Però, se devo dirtene qualcuno: guardare la città dai Cappuccini, la Basilica di Superga e passeggiare sotto la Mole Antonelliana!

 

Tutti i proventi del brano, acquistato tramite Itunes, saranno devoluti alla Onlus Charity4all (sito ).

Sito ufficiale Francesco Trimani

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[photo credits: Francesco Trimani]

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