Dire Fare Mole è fiera sostenitrice del lavoro di squadra dai tempi in cui si imbambolava davanti al cartone animato D’ Artagnan e gridava insieme a lui, Athos, Porthos e Aramis “Uno per tutti, tutti per uno”. l quattro moschettieri dicevano bene: conseguire un risultato è bello sì, ma se condiviso, se frutto di una somma di menti e cuori, allora è impagabile.
Non so se le nuove generazioni conoscano la storia di D’ Artagnan (nel dubbio, beccatevi il link a santa Wikipedia oppure guardate il favoloso film “La Maschera di Ferro” con il favoloso Leonardo Di Caprio), ma mi piace paragonare i ragazzi del MARKETERs Club di Torino a dei moschettieri millennials, con smartphone e tablet al posto di cappa e spada. Vi avevo parlato di questa associazione di studenti universitari appassionati di marketing in un articolo di un paio di mesi fa, scritto in vista della mia partecipazione in qualità di media partner al loro evento del 5 dicembre scorso. L’ incontro MARKETERs Generation: Fashion Wave si è tenuto nell’ aula magna del campus della Scuola di Economia e Management di Torino in corso Unione Sovietica – tra l’ altro il palazzo che ospita la facoltà è bellissimo e vale una visita – ed ha riscosso un ottimo richiamo. Il tema portante era la moda: moda vista dai millennials e dalle aziende del fashion, che negli ultimi anni hanno dovuto adattare la loro comunicazione al codice di linguaggio della generazione Y.
In un mondo dove tutto è diventato smart, veloce, fruibile, dove il consumatore stesso è diventato produttore di contenuti attraverso i social network (fenomeno indicato con la parola prosumer), come hanno reagito gli uffici marketing delle grandi aziende di abbigliamento? Hanno saputo cavalcare l’ onda o ne sono stati travolti? Queste le tematiche su cui si sono confrontati i ragazzi del team e due ospiti speciali del calibro di Sabrina Ciamba, Retail Area Manager di Falconeri, e Tommaso Saronni, Director PR, Social & Digital di Adidas, un interessante dibattito – intervallato da break gourmet molto apprezzati dalla sottoscritta, panettone Gilber in primis! – che ha generato spunti di riflessione e momenti di condivisione di idee.
Sentiamo il punto di vista di Martina Nasi, Media Partnership Manager dell’ evento che ringrazio per l’ invito e per la disponibilità.
Martina, spiegaci cosa vuol dire essere un MARKETERs!
Essere MARKETERs significa scoprire, conoscere e sfruttare il proprio talento, muovere i primi passi nel mondo del lavoro, organizzare eventi con brand internazionali e far parte di una vera community. Far parte del MARKETERs Club significa mettersi in gioco, divertendosi, ma al tempo stesso impegnandosi a migliorarsi sempre di più.
Tiriamo le somme dell’ evento di dicembre.
L’ evento MARKETERs Generation: Fashion Wave è stato l’evento inaugurale del primo anno del Comitato di Torino. Rispetto all’ evento di giugno, realizzato quando il comitato non era ancora formato interamente, l’evento di dicembre ha avuto un incremento significativo degli ospiti (+20%). È stato il nostro trampolino di lancio per dimostrare l’impegno, la professionalità e la passione che ci contraddistinguono. Dietro ad ogni attività proposta dal Club c’è una task di giovani studenti che lavora, si impegna e cerca di imparare e crescere ogni giorno di più. Grazie alla voglia di migliorarsi, che rappresenta uno dei pilastri del Club, sfrutteremo in futuro i punti di forza dell’evento e, al contempo, impareremo dagli errori per rendere ogni dettaglio impeccabile. Grazie alla realizzazione degli eventi e di tutte le attività dedicate ai soci, iniziamo ad acquisire una discreta credibilità all’interno del Campus della Scuola di Economia e Management.
Cosa avete in serbo per l’ anno appena iniziato?
Per il 2018 abbiamo in serbo molti progetti e nuove proposte! Per ora non possiamo svelare nulla, ma sicuramente sarà un semestre ricco di sorprese.
MARKETERs Club Torino
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[photo credits: Dire Fare Mole, MARKETERs Club]