Turismo di Prossimità: Filippo e la Luna di Dori, storia di un trifulau e del suo tabui (e dei tartufi di Langa)

“Il tartufo: un diamante sporco di terra”

Giovanna Baldini

Un ragazzo e un cane. O meglio, visto che siamo in Piemonte, un trifulau con il suo tabui. Vanno per boschi e colline profumate di uva e nocciola, quelle Langhe meravigliose patrimonio Unesco, un sali e scendi fra boschi e vigneti, una fatica che avrà la giusta ricompensa.

Sono compagni, amici, colleghi. Sono uno l’ombra dell’altro, uno gli occhi dell’altro, perchè quattro occhi – e sei zampe! – vedono e vanno più lontano. Vanno a caccia di un tesoro, il più inestimabile in questo angolo di territorio, ripetendo gesti ancestrali scritti nel DNA di chi nasce sotto il cielo di Langa: è re tartufo, sovrano indiscusso delle tavole di festa piemontesi con il suo sapore sensuale e il suo odore pungente. E quando lo trovano, che sia bianco o nero, uncinato o scorzone, la felicità è grande, quasi incontenibile.

I protagonisti della storia di oggi sono Filippo Rigo e Dorina detta Dori. Filippo lavora nel settore vinicolo ma ha ereditato dal nonno la passione per la ricerca dei tartufi, facendone un secondo lavoro. Dori è la sua fedele e indispensabile compagna di ricerca nonchè colei che ha ispirato il nome dell’attività, La Luna di Dori. Perchè la luna?

Già, perchè la luna? Filippo, innanzitutto soddisfa la curiosità mia e dei lettori: che legame c’è fra il nostro satellite e i tartufi?

Forse non è un aspetto molto risaputo, ma la luna ha, secondo tradizione, un legame stretto con la crescita e la raccolta dei tartufi. Infatti, uno degli strumenti cari ai cercatori del prelibato fungo ipogeo è proprio il lunario, ossia il calendario che mostra le diverse fasi della luna lungo il corso dell’anno.

La luna è indubbiamente una delle compagne preferite di trifulau e tabui quando si addentrano nel bosco durante le ricerche notturne: la sua luce è come una guida e le sono grato, così come sono grato e rispettoso verso tutto ciò che è natura. Sono nato e cresciuto nelle Langhe, fra campagna e collina, fra filari e tartufi, e la natura fa parte della mia quotidianità in maniera indelebile.

Hai iniziato a muovere i primi passi da aspirante trifulau con tuo nonno Giovanni Battista detto Batista, poi crescendo hai deciso di affiancare questo mestiere al tuo lavoro principale. Raccontaci qualcosa di più sulla tua formazione e le visite che organizzi!

Sì, il nonno è stato colui che per primo mi ha introdotto alla figura del cercatore di tartufi; quella che per lui era una passione, un passatempo piacevole (ma impegnativo) da fare da solo o insieme a me bambino, è diventato per me un lavoro a tutti gli effetti, benchè collaterale al mio mestiere principale in cantina vinicola.

Ai tempi del nonno la ricerca del tartufo aveva un’altra valenza, era meno regolamentata, meno conosciuta al di fuori di questi territori. Ora invece la formazione è necessaria: infatti, dopo un periodo di studio e dopo aver sostenuto un esame, nel 2019 ho ricevuto dalla Regione Piemonte la certificazione come cercatore di tartufo. Così è nata La Luna di Dori, un’attività che conduco accanto alla mia cagnolina Dori, e sappiate che lei prende molto sul serio il suo ruolo di tabui!

Le ricerche al tartufo guidate da me (e da Dori!) avvengono nelle zone dei comuni di Barbaresco, Treiso ed Alba, in provincia di Cuneo, nel cuore pulsante delle Langhe; si possono effettuare sia nei boschi che in una piccola tartufaia di mia proprietà, in fase di rigenerazione. Tengo molto alla salvaguardia delle ormai poche zone boschive rimaste e cerco di dare un contributo attraverso il re-impianto.

I gruppi di ricerca vanno da un minimo di 2 a un massimo di 12 partecipanti, a cui consiglio abbigliamento comodo e soprattutto comportamento consono verso il tabui e verso la natura circostante. Il tempo della ricerca dura un’ora e c’è la possibilità di effettuare il tour in inglese con il supporto di un traduttore; ho molti clienti stranieri che apprezzano questa immersione in un’attività tipica del territorio. Anche se i miei clienti preferiti in assoluto sono i bambini, adoro vederli entusiasti e desiderosi di sporcarsi le mani di terra, incuriositi da tutto ciò che li circonda!

So che la ricerca dei diversi tipi di tartufi deve rispettare un calendario regionale ben preciso. E che la ricerca del tartufo si può fare anche in estate!

Certo, e ogni ricercatore è tenuto a rispettare le regole in modo attento. Osservando il calendario ci si accorge che la ricerca del tartufo si può effettuare quasi tutto l’anno, perchè ci sono vari tipi di tartufo che crescono in periodi e stagioni diverse: il più noto e pregiato, si sa, è quello bianco, la cui raccolta si effettua da fine settembre a fine gennaio. Ma non sottovalutiamo i tartufi neri! Il nero scorzone può essere ricercato in estate, da giugno ad agosto, il nero uncinato da ottobre a dicembre e per finire il nero brumale da metà dicembre a metà marzo. In più, ho studiato alcuni pacchetti da offrire insieme ai tour, come una visita in cantina vinicola in abbinamento oppure un pranzo tipico a base di prodotti locali.

Se mi chiedi qual è il periodo giusto per partecipare a uno dei miei tour, la risposta è “praticamente tutto l’anno!” con un occhio al calendario ufficiale della Regione ovvio. Quindi, se volete fare una ricerca estiva, vi aspetto in Langa insieme a Dori a braccia aperte.

A proposito di turismo estivo: in questi mesi si è molto parlato di turismo di prossimità. Cosa ne pensi? Credi che le Langhe abbiano un potenziale per diventare anche una meta turistica estiva?

Sarò di parte, le Langhe e in generale il Piemonte hanno tutte le carte in regola per diventare mete turistiche estive appetibili; abbiamo un territorio dalle mille sfaccettature, colline, montagne, laghi e città bellissime, il potenziale è enorme e ci sono persone, come me, che hanno voglia di raccontare la propria terra e accogliere chiunque voglia ascoltare.

Nel mio piccolo, insieme a Francesca Mo (http://www.francescamo.it/), ho organizzato un blog tour a tema turismo di prossimità lo scorso 12 luglio, e sono rimasto piacevolmente colpito dal desiderio di tutti i presenti di collaborare per far conoscere il Piemonte come merita. Di sicuro ce la metterò tutta per diffondere un’idea di turismo sostenibile autentico e dalla parte del territorio che vivo e che amo.

Sito: http://www.francescamo.it/la-luna-di-dori-truffle/

Facebook: https://www.facebook.com/lalunadidori.tartufi/

Instagram: https://www.instagram.com/lalunadidori_truffles/

[photo credits: Filippo Rigo]

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