Le amiche di Dire Fare Mole: Rosa, vita da expat di una torinese a Lisbona

Cari lettori sabaudi, oggi facciamo un gioco a tema geografico che potrebbe portarci – anzi, che di certo ci porterà – abbastanza lontano da Torino: escludendo la nostra città, dove vi piacerebbe vivere? 

Ovviamente al gioco partecipo anche io e vi rispondo così, con una duplice scelta perchè non saprei davvero decidermi. Parigi e Lisbona, ecco quali sarebbero le mie opzioni di fuga da Torino. Parigi, beh ve lo devo spiegare il perché? Credo che chiunque sia stato a Parigi anche solo per 24 ore sia caduto vittima di un incantesimo sulle note de La Vie en Rose, navigando sulla Senna e zigzagando su e giù per le vie di Montmartre. E Lisbona, perchè non ho mai visto città più colorata, luminosa, sognante, nostalgica in vita mia. Una città fatta di contrasti, a tratti molto ruvida, anche faticosa, ma con un’anima sorprendentemente dolce che si rivela solo a chi sa guardare oltre e sa lasciarsi accarezzare senza paura dal vento dell’Oceano poco distante.

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Io, in una mia rara foto fuori dai confini sabaudi. Cattedrale di Lisbona, ottobre 2017 [credits: Dire Fare Marito!]
Ho visitato Lisbona durante il mio viaggio di nozze nel 2017 e mai nella mia vita dimenticherò l’emozione di arrivare fra le sue braccia piano piano, con la nave che avanzava con lentezza dall’Atlantico inoltrandosi nell’estuario del fiume Tago lungo cui si sviluppa la città. La Torre di Belem, il monumento ai naviganti, il ponte 25 de Abril così simile al Golden Gate (e non è una coincidenza, visto che entrambi sono stati costruiti dalla stessa compagnia!) e poi lei, Praça do Comércio, la maestosa piazza principale di Lisbona che sembra quasi tuffarsi fra le onde.

Il gioco che abbiamo fatto all’inizio per alcuni non è solo un gioco. Non lo è stato per Rosa Giorgione, una ragazza torinese lettrice del mio blog che l’estate scorsa ha deciso di fare di Lisbona la sua nuova casa, una nuova occasione, un nuovo capitolo della sua vita professionale e personale. Rosa e io abbiamo iniziato a scriverci attraverso il profilo Instagram di Dire Fare Mole, e dalla sua nostalgia per Torino e la mia curiosità di sapere come si vive da expat in una delle mie città del cuore è scaturita questa intervista. Con una certezza condivisa: quanta bellezza abbiamo intorno a noi, in qualunque parte del mondo ci troviamo.

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Miradouro da Senhora do Monte [credits: Rosa Giorgione]
Rosa, da Torino a Lisbona: raccontaci la tua vita da expat!

Vivo a Lisbona dallo scorso luglio, ho preso questa decisione per motivi di lavoro, ma anche perché volevo tornare nella città di cui mi ero innamorata nel 2014. Al tempo ho vissuto e lavorato lì solo per poco tempo, ma l’ho sentita da subito come mia e ho deciso che avrei ricominciato da lì.

Attualmente lavoro per una compagnia aerea, posso utilizzare le lingue da me studiate e sto imparando molto. Decidere di vivere all’estero non è facile, ma è un’esperienza che fa cambiare prospettiva e che mi ha permesso di conoscere delle persone stupende. E la città è sempre lì per me, pronta ad accogliermi con la sua luce e i suoi tramonti e a farmi sentire a casa.

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Miradouro Portas do sol [credits: Rosa Giorgione]
Qualcosa di simile, qualcosa di diverso: cosa fa assomigliare Lisbona a Torino e in cosa, invece, sono del tutto diverse?

La prima associazione che mi viene in mente tra le due è sicuramente il lungo fiume, piazza Vittorio e Praça do Comércio, diverse ma in qualche modo simili tra loro. E poi le esplanadas, i cosidetti dehors, da cui ammirare la bellezza della città. La parte nuova di Lisbona, risalente a metà Settecento, mi ricorda molto lo stile elegante di Torino.

Ciò che invece si discosta di più è la sua anima in parte decadente, legata a tempi passati e a quel sentimento di saudade tipicamente portoghese. Passeggiando per i vicoli o scrutando l’orizzonte del Tago, si percepisce ed è quello che mi ha sempre affascinato in questa città, il connubio tra passato e futuro.

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Praça do Comércio [credits: Rosa Giorgione]
Consigliaci un itinerario nella tua città di origine e uno in quella di adozione.

I luoghi che amo sempre mostrare di Torino sono sicuramente Palazzo Madama e il Monte dei Cappuccini. Partendo da Piazza Castello percorrerei via Po fino alla Mole, su cui non si può non salire in una bella giornata di sole. E da lì, via verso un altro panorama, più esteso, salendo su al Monte. Un posto che merita una visita è anche Villa della Regina. Ritornando in centro, mi fermerei al Caffè del Bicerin, una tappa imprescindibile. E poi, una chicca nella mia zona, legata a ricordi d’infanzia, il Parco della Tesoriera, che mi ha sempre fatto sognare.

Il consiglio che ho sempre dato a chi voleva visitare Lisbona è partire dai miradouros, i belvedere. Ce ne sono tanti, più o meno conosciuti. Il mio preferito resta sempre il Miradouro da Senhora do Monte, nel quartiere della Graça. Conservo tanti ricordi lì, è stata la prima zona in cui ho vissuto e mi fa sentire a casa. E da lassù sembra che tutta la città sia ai tuoi piedi, vicina. Successivamente, scendendo per i vicoli di Alfama si arriva al Miradouro Portas do Sol, e proseguendo si passa dalla zona più antica alla parte nuova, moderna la Baixa, arrivando a Praça do Comércio. La tappa al fiume, così ampio che per tutti è un mare, è d’obbligo, sorseggiando una bibita fresca e contemplando l’orizzonte accompagnati da buona musica. Non può mancare un assaggio di pastel de nata, un dolce alla crema tipico, al termine della passeggiata lungo il Tago si giunge a Cais do Sodré, diritto al Mercato da Ribeira, alla Manteigaria. Per concludere la giornata, salendo su al Miradouro da Santa Catarina o restando al fiume ci si gode sempre degli splendidi tramonti.

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Tramonto al fiume Tago [credits: Rosa Giorgione]
Domanda forse banale, ma necessaria. Cosa ti manca di più di casa?

In primo luogo, gli affetti. La famiglia e gli amici più stretti. E poi la bellezza della città, la sua arte, i palazzi, il patrimonio in cui ho sempre creduto. E le Alpi innevate. È sempre bello tornare e ritrovare le persone e i luoghi. E, senza indugio, la pizza!

Instagram: rosa.giorgione

[Se volete leggere invece “l’altro lato di essere expat”, sfogliate indietro il blog fino all’intervista che ho fatto di recente ad Amélie e Laura, francesi di nascita, torinesi d’adozione dal 2016 e autrici del blog Ciccia&Cerva| Expatriation et Voyages en Italie]

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