Via Monferrato è una vietta piccola così che si apre sul lato sinistro della Gran Madre arrivando da piazza Vittorio. Da una parte il Po, dall’altra la collina, questa via divenuta interamente pedonale nel 2018 è un gioiello di sabaudità, quella più autentica, quella delle madamine che passeggiano sotto braccio bisbigliandosi segreti, dei palazzi eleganti dall’aria fanè, del caffè sorseggiato con lentezza e delle botteghe da cartolina dei nonni. È la Torino di Borgo Po, il quartiere accarezzato dallo scorrere delle acque sorto anticamente come borgo di pescatori, lavandai e barcaioli, mestieri nati con il fiume per il fiume quando ancora la natura determinava la vita degli abitanti della città.
Se via Monferrato è un gioiello, la pasticceria elaboratorio Chicchisani è la perla incastonata nel gioiello. Impossibile non notare la sua vetrina bianca, rilucente, invitante anzi tentatrice sempre con sabauda compostezza. Altrettanto impossibile, per una golosa come me, non varcare la sua soglia di sfavillante prelibatezza, come una bambina che non riesce a stare lontana dal suono ipnotico di un carillon. Entrate e scoprite perchè #TorinoLaDolce qui è dolce per tutti, davvero tutti, anche per chi è intollerante al glutine.
Chicchisani prende casa in via Monferrato nel novembre del 2018 ma la sua storia inizia molto prima, nel 2003, con una donna e un’intuizione (giuro cari lettori non sono femminista, ma adoro raccontare di come noi donne riusciamo sempre a unire passione e ingegno. Ormai è diventata una costante per il mio blog e ne sono ben lieta!). Cuore e mestiere sono tutt’uno per Mariella, l’artefice di questo angolo di delizie nato da una consapevolezza formatasi anno dopo anno nella pasticceria di Chieri Dolci & Dolci, dove dal 1996 lavora al fianco del marito Fabrizio. Le crescenti richieste di dolci per gli intolleranti al glutine hanno innescato in lei la scintilla di una nuova avventura professionale da affiancare all’attività storica di famiglia, l’idea di uno spazio sperimentale dedicato alla creazione di praline, biscotti e ogni leccornia immaginabile adatte in special modo a chi deve evitare il glutine per motivi di salute. Senza rinunciare al sapore e alla qualità, la sfida più grande.
La consapevolezza di Mariella è divenuta realtà, è divenuta un metodo, un elaboratorio. Non ho fatto un refuso, no no: Chicchisani si fregia di questo appellativo con fierezza e onore, perchè elaborare vuol dire pensare a soluzioni nuove, non fermarsi davanti all’ovvio, fare ricerca e fare centro. Elaborare significa dare vita alla felicità accessibile a tutti, esaltare i gusti, non appiattirli. Chi l’ha detto che senza glutine equivale a senza gusto? La missione di Mariella era di smentire questo luogo comune e ci è riuscita in pieno.
Uno dei motti di Chicchisani è “senza glutine, naturalmente”, un chiaro manifesto del pensiero di Mariella e della sua squadra di artigiani pasticceri. La sperimentazione che ha dato vita al metodo Chicchisani, con cui sono lavorati circa il 25% dei prodotti venduti qui, riguarda innanzitutto lo studio delle ricette della tradizione locale, coniugate e rielaborate con l’utilizzo di tecniche innovative e di materie prime gluten free. In alcuni casi non c’è nemmeno bisogno di rielaborare; nella tradizione piemontese esistono infatti preparazioni dolciarie nate già senza glutine. Esempio calzante sono i brutti e buoni, biscotti preparati con granella di nocciole, zucchero, albumi montati a neve, vaniglia e un pizzico di sale, o il mio amatissimo zabaione, pochi ingredienti – uova, zucchero, vino liquoroso – e infinita voluttà.
Le farine previste dal metodo Chicchisani sono di riso, integrali, di mais, di sorgo, gli additivi sono ridotti al minimo e la natura degli elementi è preservata il più possibile. Il gusto ci guadagna, eccome: semplicità non fa rima con bontà mica a caso! E ci guadagna la bellezza, pure. Chicchisani infatti pone un’attenzione particolare sul design dei prodotti, sulla loro esposizione – le vetrinette bianche, disposte in mezzo al negozio a formare un quadrato, sembrano proprio quelle di una gioielleria! – e sul loro confezionamento, con le bellissime box colorate da asporto che possono contenere dai 4 ai 25 pezzi a seconda del formato.
Non solo “prendi e porta via”: la pasticceria è piccina sì ma ha un comodo bancone con sedie per degustare in diretta le sue dolcezze, ammirando il brulicare di via Monferrato dalla vetrina, accompagnandole con un caffè. Siete più da salato? Allora non potete rinunciare alla golosità dei salatini e delle torte salate variopinte sempre senza glutine, con un calice di vino da sorseggiare. Trovate nella selezione dei vini anche quelli di Cantine Balbiano, fra cui il Freisa prodotto poco sopra nel vigneto di Villa della Regina. A breve da Chicchisani, oltre ad assaporare, si potranno mettere le mani letteralmente in pasta con l’attivazione di un calendario di laboratori di pasticceria rivolti a tutti, grandi e piccini.
Ordunque, miei dire fare golosi impenitenti, cosa vi consiglio di assaggiare una volta entrati nel luccicante regno del senza glutine, naturalmente? Dire tutto sarebbe scontato, quindi eccovi i miei tre – imperdibili – tre: le tartellette salate, con menzione d’onore per quelle con tomino e salsa verde e quelle con accostamenti arditi come salmone e fragole, i cioccolatini che sembrano opere d’arte orafa mignon e dulcis in fundo (con sabaudità) i miei immancabili baci di dama, vizio dei vizi, l’uno tira l’altro per antonomasia.
Chicchisani
via Monferrato 5, Torino
Sito: www.chicchisani.it
Facebook: Chicchisani
Instagram: Chicchisani
Il punto vendita è aperto dal martedì al sabato con orario continuato 8-20, la domenica il mattino dalle 8 alle 13 e al pomeriggio dalle 14.30 alle 18.30
[photo credits: Lisa Zanchetta Fiordelvento che ringrazio per essere venuta con me ad immortalare con la sua consueta poesia questo posto magico]
Federica , grazie , tu sei speciale , attenta e curiosa allo stesso tempo , mi sono emozionata nel leggere i tuo articolo ricco di …storie del passato , di cultura , si percepisce anche quello che non dici , si percepisce il calore dei ricordi , un vero salto indietro nel tempo della storia torinese , la mia Torino , la mia mamma ne sarebbe orgogliosa ! GRAZIE!!!
Mariella Droetto.
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