Torino, un elogio alla lentezza.
Non mi stanco mai di scriverlo, cari lettori, e lo scriverò ancora una volta: questa è una città che della frenesia ha solo il velo. Una frenesia più mitologica che reale, legata ad un’identità industriale che ormai le appartiene solo in parte. Torino è lenta e con lentezza va assaporata. Il cuore di Torino batte a ritmo graduale in una dimensione dove il tempo è dilatato e va vissuto senza inutili premure.
Torino slow city in slow motion. La si conosce passeggiando, perdendosi, dimenticandosi di tutto il resto. La si conosce saltando al volo su uno dei tanti tram che attraversano la città, facendosi cullare dall’andatura tranquilla su rotaia. La rete tranviaria di Torino, gestita da GTT, è la più antica in Italia risalendo le prime linee al 1871 e ammonta a circa 220 km di binari, dei quali 163 km attivi con un esercizio di 9 linee come tranvia ordinaria. Torino non è Torino senza i suoi tram che fendono le vie del centro, macchie di colore ora arancioni, ora grigie, ora sulle tonalità del verde come quelle che rivestono i veicoli della linea storica 7, l’ottocentesca Linea dei Viali. Concepita come un vero e proprio “museo in movimento” ricalcando le esperienze di altre città europee – una su tutte, la linea 28 di Lisbona – la linea storica 7 è un progetto curato da ATTS| Associazione Torinese Tram Storici e prevede un unico percorso circolare lungo i grandi viali perimetrali e attraverso il centro. Il servizio è attivo il sabato, nei giorni festivi e nei periodi corrispondenti alle principali festività con capolinea in piazza Castello di fronte al Teatro Regio. I tram sono anche protagonisti di speciali eventi come le cene o gli aperitivi in movimento sui mezzi GTT GustoTram e RistoColor.
Se di linee storiche si parla, non si può non fare tappa a stazione Sassi, in piazzale Modena, dove il traffico cede il passo ad una piccola oasi di pace quasi anacronistica. Signore e signori tutti in carrozza, si fa un viaggio nel tempo! Ecco la tranvia Sassi-Superga, gioiello vintage di trasporto urbano gestito sempre da GTT come servizio turistico.
La maggior parte delle persone che conosco raggiunge Superga in macchina, forse dimenticandosi che si può prolungare il piacere della visita godendosi un tragitto nel verde senza il pensiero della guida e del parcheggio. Niente a mio parere è meglio del breve viaggio in tranvia per raggiungere la basilica juvarriana abbarbicata a 672 metri di altezza, una di quelle chicche sabaude che consiglio a chiunque mi chieda un suggerimento per trascorrere una giornata fuori dalle solite mete cittadine.
L’attuale tranvia –il termine deriva dall’inglese tramway– è attiva dal 1935, ma la linea venne inaugurata nel lontano 1884: dapprima funicolare a vapore, fu poi convertita in cremagliera elettrica. I mezzi, recentemente restaurati, hanno al loro interno panche di legno e grandi finestre fatte apposta per ammirare. Vale davvero la pena percorrere i 3 km che separano stazione Sassi dalla cima del colle facendosi cullare dal passo lento – la velocità massima è di 14 km/h! – dei vagoni circondati dalla natura della collina, giocando a riconoscere i luoghi chiave della città che a mano a mano che si sale si profilano sotto il nostro sguardo. “La più bella immagine che possa colpire l’occhio umano” affermava affascinato il filosofo Jean-Jacques Rousseau a proposito di Superga e una volta giunti al capolinea è impossibile non essere d’accordo con lui.
Superga è una delle mete torinesi preferite sia dagli abitanti che dai sempre più numerosi turisti che affollano la città. La magnifica basilica del XVIII secolo, fondata in seguito ad un voto alla Madonna del duca (poi diventato re) Vittorio Amedeo II di Savoia, con le tombe della Real Casa, i pellegrinaggi sportivi dei tifosi del Toro, la vista mozzafiato su Torino che si perde nei giorni più tersi fino alla Valle di Susa, contribuisce a rendere il luogo destinazione prediletta in tema di gite sabaude. Il viaggio di ritorno è una discesa altrettanto dolce e altrettanto panoramica: diversa prospettiva, uguale stupore. Il servizio è attivo tutti i giorni tranne il mercoledì, con tariffa di 4 euro per biglietto a/r nei giorni feriali, 9 euro nei festivi.
Allora, Torino è o non è una lentissima meraviglia?
[photo credits: Dire Fare Mole]