#DonneDelVino, il lato rosa del vino piemontese: intervista a Jyothi Aimino, con l’Erbaluce nel cuore fra Pollenzo e il Canavese

Credo non ci sia periodo migliore per riprendere in mano la mia rubrica dedicata al vino al femminile e darle una nuova identità, nuovi contenuti. Ottobre è il mese della vendemmia, dei vigneti pitturati da Madre Natura con pennellate di giallo oro e rosso carminio, delle serate trascorse con gli amici a chiacchierare amabilmente con una bottiglia a fare da contorno. Quindi, eccomi qui a presentarvi una #DonnaDelVino, questa volta non necessariamente legata ai territori vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato. Lei è Jyothi Aimino, origini indiane, anima e cuore piemontesi, residenza a Borgomasino in Canavese dove vive con la sua famiglia e dove, dopo aver conseguito la laurea presso l’università di Scienze Gastronomiche a Pollenzo (CN), ha deciso di aprire la sua attività. Ovviamente legata al vino.

L’Erm è l’azienda vitivinicola di Jyothi. Come lei è giovane, ha appena gettato le sue radici, ma non vede l’ora di diventare grande. E di farsi portavoce di un territorio, quello del Canavese, dotato di una tradizione enologica poco conosciuta, poco raccontata, meritevole di un doveroso posto al sole. Questa è la terra di un grande vino torinese, l’Erbaluce di Caluso, vino bianco DOCG – prodotto anche in versione spumante e passito – che ha un nome quasi poetico. Pare infatti che il termine Erbaluce derivi dal colore che assumono gli acini in autunno, con riflessi dorati e cangianti nelle parti esposte al sole. D’altronde il Canavese era zona di origine di uno dei più importanti poeti piemontesi, Guido Gozzano. Qui la poesia è davvero dappertutto. Anche nei calici.

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[photo credits: Valentina Casetta]
Parlaci di te e di come sei arrivata a diventare una #DonnaDelVino!

Sono da sempre amante del buon cibo e del buon vino e proprio per questo ho scelto di studiare Scienze Gastronomiche a Pollenzo, l’Università fondata nel 2004 sotto l’egida di Carlin Petrini, dove mi sono laureata di recente. Fin da piccola accompagnavo i miei nonni nel giardino e passavamo insieme le giornate ad ammirare i colori delle verdure, a zappare le patate (e spesso anche i miei piedi), a giocare con i vermi e a riempirci la pancia di ciliegie e fichi, (sempre che ce ne fossero ancora da portare a casa!). Indelebili le passeggiate nella vigna del nonno paterno, taglia di qui, lega di là, al suon di “Jyothi non correre con le forbici in mano”! I genitori e i nonni sono riusciti a trasmettermi l’amore, la cura e la dedizione per la terra. E poi arriva la maggior età e finalmente l’alcol è concesso…con moderazione eh! Ho imparato a bere il vino e ad apprezzarlo sempre di più.

Durante la mia carriera universitaria ho iniziato a fare mente locale e a pensare ai miei progetti lavorativi; vivo in Canavese, un territorio che ha grande potenzialità sia per il turismo che per l’enogastronomia. Borgomasino è stato da sempre terra di vocazione vinicola, in quanto rientra nel disciplinare dell’Erbaluce di Caluso DOCG e del Canavese DOC… quindi facendo 2+2… perchè non produrre vino? Ed ecco che è nata la mia azienda L’Erm di Aimino Jyothi

I progetti che vertono intorno al vino sono tanti, ma ve li svelerò poco alla volta. Fino a quando non vedrò piantate le mie barbatelline non potrò sentirmi una vera Donna del Vino. Sicuramente cercherò di dare il meglio nella promozione di Borgomasino, paese che mi ha accolto a braccia aperte e alla quale devo tutto.

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Come si svolge di solito una tua giornata lavorativa?

La gestione burocratica (ahimè), amministrativa e logistica occupano di gran lunga la mia giornata. Sicuramente la parte più divertente è l’organizzazione dell’impianto vero e proprio che avverrà nel 2019, e non vedo l’ora! Fino a due settimane fa vendemmiavo il Nebbiolo con il nonno e il papà nella vigna a pergola. Presto mi cimenterò invece nella potatura invernale.

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Vino e turismo: consigliaci un percorso di esplorazione per una gita nel tuo territorio!

Borgomasino dista circa una cinquantina di chilometri da Torino ed è a soli 15 minuti di macchina da Ivrea; ha una storia interessante, ma preferisco raccontarvela davanti ad un buon calice di vino. Consiglierei agli appassionati di vino di visitare le cantine presenti in paese e, per gli amanti delle passeggiate e della natura, una bella escursione in collina, destinazione Pera Cunca, uno dei massi-altare più noti del Canavese.

Il tuo vino preferito è…

Erbaluce di Caluso DOCG in versione spumante!

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Facebook: L’Erm di Aimino Jyothi

Instagram: L’Erm di Aimino Jyothi

[photo credits: Jyothi Aimino, Valentina Casetta]

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