“Tu sei come una terra
che nessuno ha mai detto.
Tu non attendi nulla
se non la parola
che sgorgherà dal fondo
come un frutto tra i rami.”
Cesare Pavese sapeva come cantare la bellezza della sua terra natia. Le Langhe,in fondo, sembrano fatte apposta per essere poesia: filari a perdita d’occhio incorniciano castelli austeri, simbolo di un passato di nobiltà che non stona con la profonda anima agricola di questo territorio. Ho sparso quintali di amore per le Langhe fra le pagine del blog ma mi sono resa conto di non aver mai scritto un articolo di taglio pratico, con informazioni utili per i tanti Dire Fare Lettori che mi chiedono consigli sull’organizzazione di un fuori porta. Quindi ecco a voi il vademecum di Langa di Dire Fare Mole (e scusate l’attesa)!

Dove si trovano le Langhe
Iniziare con un pizzico di geografia non fa mai male, soprattutto perché se è vero che le Langhe hanno grande risonanza mediatica è anche vero che noto molta confusione sulla loro reale posizione. Le Langhe comprendono un sistema collinare che si estende fra le province di Cuneo e di Asti. Insieme alle confinanti zone di Roero e Monferrato è stata dichiarata nel 2014 Patrimonio dell’Umanità Unesco sotto la definizione di Paesaggi Vitivinicoli. Il territorio è suddiviso in tre macro aree: la Bassa Langa, delimitata dal fiume Tanaro a nord e dal Belbo a sud con capoluogo ideale Alba, l’Alta Langa prossima alla Liguria, regno della nocciola tonda gentile delle Langhe, la Langa Astigiana, a sud della provincia di Asti, con Canelli a nord e il fiume Bormida di Spigno a est.

Quando andare
Per me è sempre il momento giusto per andare nelle Langhe! In ogni stagione coglierete sfumature che vi faranno innamorare di questo territorio fatato, aumentando la voglia di tornarci ancora e ancora. C’è da dire, però, che il periodo in cui le colline sono al massimo splendore è senza dubbio l’autunno con il suo carosello di colori, i profumi di terra e di nebbia, i vigneti che brulicano di vignaioli intenti a raccogliere i grappoli per la vendemmia. Non solo. Settembre, ottobre e novembre sono i mesi di re tartufo, celebrato da numerose fiere di paese e dalla rinomata Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, manifestazione capace di attirare in Langa migliaia di visitatori da ogni parte del mondo (quest’anno si tiene dal 6 ottobre al 25 novembre). Ma non bisogna disdegnare un fuori porta langarolo estivo in concomitanza con il festival agri-rock Collisioni, alloggiando in uno dei tanti b&b e agriturismi dotati di piscina con vista sui vigneti.

Gli itinerari preferiti di Dire Fare Mole
Rischio di essere ripetitiva, lo so, ma le Langhe sarebbero da visitare tutte, in ogni loro angolo, bricco, castello. Dovendo fare una selezione, vi suggerisco due itinerari e due fili conduttori.
Il primo itinerario è quello della Langa del Barbaresco, porzione che include i comuni di Treiso, Neive e appunto Barbaresco, gli unici dove secondo il disciplinare si può produrre l’omonimo vino. Tre paesi piccini piccini, ognuno con un particolare che li rende degni di attenzione: Treiso con le sue Rocche dei Sette Fratelli, voragine calcarea nel bel mezzo delle vigne, Neive con il suo centro storico a metà fra paese provenzale e borgo toscano (nonché uno dei Borghi più Belli d’Italia), Barbaresco con la sua torre medievale dalla cui cima si abbracciano le Langhe intere. Spostandosi verso sud ecco la Langa del Barolo, vino che lega la sua storia a personaggi eminenti come Cavour e la marchesa Giulia Colbert Falletti di Barolo. Imperdibili il castello di Grinzane Cavour all’interno del quale è custodito l’interessante Museo Etnografico delle Langhe e il castello di Barolo sede del Wine Museum WiMu. Amate il romanticismo più del nettare di Bacco? Allora andate in direzione La Morra, frazione Annunziata, e recatevi al cospetto del maestoso Cedro del Libano svettante dal 1856 sul colle Monfalletto: in quell’anno venne piantato come simbolo beneaugurante del matrimonio fra Costanzo Falletti di Rodello ed Eulalia Della Chiesa di Cervignasco, esponenti di due importanti famiglie locali. Una promessa d’amore che dura nei secoli.

Se volete invece improntare la vostra visita su un fil rouge tematico, partite alla scoperta delle Panchine Giganti del Big Bench Community Project iniziando la scalata dai primi esemplari installati nel comune di Clavesana (dove vive il loro ideatore Chris Bangle) oppure date libero sfogo al vostro animo letterario seguendo le orme di Cesare Pavese e di Beppe Fenoglio, nati rispettivamente a Santo Stefano Belbo e ad Alba. Due figli di Langa orgogliosi del loro territorio sfondo della loro vita quanto delle loro opere, veri spaccati di storia quotidiana negli anni cruenti e cruciali del secondo conflitto mondiale.
Dove alloggiare (e dove mangiare!)
Le Langhe hanno un’offerta di alloggio quanto mai varia e adatta a tutte le occasioni. Se desiderate festeggiare una ricorrenza speciale troverete resort rinomati in cui trascorrere un’esperienza davvero unica, ad esempio Casa Pavesi a Grinzane e Antico Borgo Monchiero a Monchiero. Altrimenti, per una piccola e meno dispendiosa fuga di coppia meglio optare per un b&b come San Stefanetto a Treiso o affittare una casa tramite la piattaforma AirBB; vi consiglio a tal proposito La Casa sul Bricco, provata giusto pochi giorni fa da me e dal #direfaremarito, meravigliosa abitazione su due piani situata nel centro storico della cittadina di Roddi.

Alla domanda “dove posso andare per mangiare bene nelle Langhe?” la mia risposta è sempre “ovunque vai, caschi bene”. E in effetti è proprio così: siamo in un luogo dove la cucina è sacra e dove ogni pasto diventa un viaggio nel Piemonte più autentico. I miei posticini gourmet del cuore? La Crota a Roddi, Moda Venue a Monforte d’Alba, Osteria Veglio a La Morra, Trattoria Pane e Vino a Cherasco. Palato in festa e buonumore assicurati!
[photo credits: Dire Fare Mole]
Ma che bello questo viaggio dalle “mie” parti! Non potrei essere più d’accordo: ogni stagione è buona per vedere le Langhe ma l’autunno è comunque la mia preferita.
Pane e vino a Cherasco mi piace tantissimo! Anzi ora che ci penso è ora di tornare perché dall’ultima volta sono passati un po’ di mesi.
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Le tue parti sono sempre la meta ideale per un fuori porta romantico con gusto 🙂 Aspetto qualche tuo consiglio da insider langhetta su altri posticini buoni da aggiungere alla mia lista gourmet!
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Sempre a Cherasco ti consiglio l’osteria La Torre, mentre dalle parti di Verduno L’Agnulot 🙂
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