Se lavori in centro a Torino, hai sì un enorme problema che si chiama traffico, forse anche un altro che risponde al nome di ansia da parcheggio o di “quando passa questo acciderbolino di tram”. Ma se lavori in centro a Torino hai anche un’enorme, incomparabile fortuna: quella di essere a due passi da una miriade di localini bellissimi dove fare pausa pranzo!
Come sapete (o forse no) cari lettori sabaudi, non ho un ufficio fisso. Da qualche mese lavoro come freelance e l’ufficio è a turno l’azienda del cliente, il bar, il coworking, il divano di casa, la biblioteca. Nel mio girovagare mi capita spesso di dove fissare degli appuntamenti durante le ore di pausa pranzo, cosa che amo particolarmente perché adoro mangiare e penso che la convivialità di una buona tavola sia il modo migliore per far partire una nuova collaborazione. O anche solo per conoscere meglio una persona.
Questi sono quattro posti che ho provato di recente nelle mie pause pranzo torinesi e che mi hanno conquistata.
E voi, avete una comfort zone sabauda per la vostra pausa pranzo?
Etiko
Etiko ha ampie vetrate luminose e una storia che ammalia. Devo ringraziare Laura di Rotta su Torino e Irene di Stuzzichevole per avermi invitata ad un pranzo fra blogger facendomi scoprire questo posticino bello e buono, un “diversamente bistrot” situato a breve distanza dalla stazione di Porta Susa. Etiko è dotato di uno speciale dietro le quinte: il locale è gestito dai ragazzi dell’Opera Torinese del Murialdo, che ha come obiettivo l’educazione dei giovani attraverso l’inserimento al lavoro. Inoltre, fa parte del Gruppo Spes, cooperativa sociale nata come laboratorio di cioccolateria e ampliata in un progetto a filiera corta che conta ad oggi quattro punti vendita.
Il menù del pranzo prevede alcune proposte del giorno scritte su una grande lavagna e dei piatti fissi come le insalatone, i panini, le omelette omletiko. Sostenibilità, attenzione al sociale, bontà, e una menzione d’onore per i dolci: il tortino alla zucca che ho mangiato è una delizia degna di essere assaggiata!
Indirizzo: via F. Juvarra 13/a
Magazzini Oz
Anche Magazzini Oz è uno di quei posti torinesi da inserire nella lista “belli e buoni”. Situato in una zona tranquilla del centro, Magazzini Oz è nato nel 2014 da una costola di Casa Oz, associazione che offre accoglienza e assistenza ai bambini malati e ai loro familiari, sostenendo il principio della centralità dell’individuo nella sua crescita sociale e formativa. Torno sempre volentieri in questo scrigno gourmet che offre sia colazioni e merende strepitose che ottimi pranzi, con uno staff composto da ragazzi che stanno seguendo un percorso di inserimento ad hoc nel mondo del lavoro.
Il menù comprende dei piatti fissi – come la torta salata con verdure di stagione oppure il vitello tonnato – oltre ai piatti del giorno, segnati sulla lavagnetta. E c’è un ingrediente magico nell’atmosfera di Magazzini Oz. Sono gli alti scaffali di legno stracolmi di libri di ogni genere, colore, provenienza. Avete capito perché mi piace così tanto pranzare qui?
Indirizzo: via G. Giolitti 19/a
Angolo 16
Vi avevo già presentato Angolo 16 in occasione dell’evento dedicato al lancio della loro superlativa Merenda Sinoira. Ci sono tornata un mesetto fa per pranzo, scoprendo così un altro lato di questo locale del Quadrilatero ad angolo fra via San Dalmazzo e via Santa Maria – il nome non è a caso – dove predominano i toni del legno chiaro e il profumo di focacce sfornate da chef Vladimir Janko. Chi mi conosce bene sa quanto io adori le focacce liguri, e qui da Angolo 16, regno della cucina ligure -piemontese, le focacce sono le reginette di casa.
Le mie beneamate arrivano come accompagnamento del pasto, tagliate a tocchetti, pronte per essere immerse nella morbida salsa tonnata del vitello (wow) o nell’insalata russa (doppio wow) dell’antipasto misto. La carta della pausa pranzo è contenuta e ben calibrata, con alcuni piatti a base di pesce per chi ha voglia di sentire un po’ di brezza di Liguria in pieno centro città.
Indirizzo: via San Dalmazzo 16
EDIT
Una recentissima apertura nel quartiere Aurora, zona Torino nord, presso i rinnovati spazi dell’ex fabbrica di cavi elettrici Incet. Una new entry nel panorama gastronomico torinese che ha fatto molto parlare di se’, sia per l’ innovativa bellezza del locale sia per la polivalenza. EDIT sta per Eat Drink Innovate Together, dove il Together rende bene l’idea portante del format, ovvero la condivisione. Da EDIT si condivide. Gli spazi ampi, post industriali, luminosi, portano alla socializzazione, allo stare insieme anche se qui non si arriva insieme.
Si può lavorare seduti ai comodi divanetti sparsi qua e là, lasciandosi tentare dagli invitanti sandwich, dai piatti ispirati alla cucina vegetariana, dai succhi naturali e dai muffin che io ovunque vada ho l’obbligo morale di divorare (e quelli di EDIT non deludono affatto!). Pensate, da EDIT anche fare la birra è un’esperienza condivisa! Il grande bancone con tutti gli strumenti viene messo a disposizione di chiunque voglia cimentarsi nella produzione, sotto la supervisione di esperti mastri birrai.
Indirizzo: via F. Cigna 96/15
[photo credits: Dire Fare Mole]
Non vedo l’ora di provarli tutti, e in particolare mi incuriosiscono i magazzini Oz e Edit 😍
"Mi piace"Piace a 1 persona
Due zone diverse del centro città e due tipi di format diversi, entrambi da scoprire ed amare!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie per il post! bookmarked 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie a te Ishita, try and let me know 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona