Qual è il vostro rapporto con la Storia, amici sabaudi?
Siete di quelli che si addormentano davanti a Superquark, o pensate che Alberto Angela e Indiana Jones siano fra gli uomini più irresistibili del pianeta?
Come di certo avrete intuito leggendo le mie pagine, la vostra Dire Fare Mole è assolutamente devota alla materia (nonché ad Angela junior e a Indy, ah… avercelo avuto un professore come il dottor Jones all’università) sin dai tempi delle elementari, quando impazziva per gli antichi egizi – galeotta fu la gita al Museo Egizio con la scuola – per il Medioevo e per la Rivoluzione Francese, imparata soprattutto attraverso intense sessioni pomeridiane a base di merendine e Lady Oscar!
La passione per la Storia non mi ha mai abbandonata e negli anni è diventata parte di me, tanto da scegliere una materia storica come specializzazione per la tesi di laurea. E pensare che ho studiato Giurisprudenza! Proprio la mia tesi in Storia del Diritto, basata sulla ricerca di documenti originali sul periodo napoleonico in Valle di Susa, è tornata ora in grande spolvero – nel senso letterale, visto che dopo quattro anni un po’ di polvere sul povero tomo si era depositata – per un’occasione speciale, nata in modo inaspettato grazie ad un incontro altrettanto imprevisto.
Dell’ incontro in questione vi ho già raccontato in realtà, e lo trovate qui. Era marzo quando la mia contributor- fotografa Annalisa Mazzo mi ha invitata ad una passeggiata archeologica in quel di Avigliana, suo comune di residenza, alla scoperta della borgata medievale di San Bartolomeo. Sapete, sono convinta che ci siano alcuni posti benefici, dove tutto sembra incastrarsi alla perfezione: per me Avigliana è questo, una sorta di portafortuna fatto di terra, natura e acqua. E Storia, sempre lei che torna e ritorna nella mia vita. L’amore per la Storia e per il mio Piemonte mi ha portata ad accettare con entusiasmo l’invito di Annalisa e a conoscere gli organizzatori dell’evento, i ragazzi dell’ Associazione A3.
A3 sta per Associazione Archeologica Aviglianese. Avigliana è un luogo ricco di storie e tracce del passato, e l’intento dell’ affiatato team di volontari è proprio questo: riconoscere, tutelare e rendere fruibile il ricco patrimonio storico, artistico e archeologico dell’area aviglianese e della Valle di Susa, di cui Avigliana costituisce il centro più grande.
C’è tanto da imparare da chi ama così visceralmente il proprio territorio. Le attività organizzate sono molteplici, rivolte a tutte le fasce di età, ad iniziare dalle visite guidate e dagli incontri didattici con le scuole, continuando con incontri più pratici come il supporto durante le campagne di scavo. Inoltre, l’Associazione promuove campi archeologici estivi in accordo con le Istituzioni preposte e le Archeogite, che l’ anno scorso hanno toccato la Liguria con Albenga Romana (in arrivo nuove mete in calendario, vi terrò aggiornati!).
Una rete intessuta con amministrazioni territoriali e uffici turistici che credono nell’ operato delle associazioni non può che portare qualcosa di buono. Come nel caso dell’ Archeoapericena, organizzato con il patrocinio del Comune di Avigliana. L’appetito per la Storia vien mangiando, avranno pensato i ragazzi dell’ A3 quando hanno lanciato l’innovativo format. Cos’è l’ apericena lo sappiamo bene noi torinesi, ma aggiungendo il prefisso “archeo” cosa succede? Se volete scoprirlo, o meglio viverlo, vi aspetto venerdì 9 giugno ad Avigliana, dove abbandonerò momentaneamente i ludici panni della blogger per vestire i più istituzionali abiti da storica per raccontarvi la Valle di Susa durante il periodo napoleonico (1798-1814), quando il Piemonte intero era stato annesso alla Francia e ne aveva acquisito leggi, lingua, moneta, usi.
La cornice è d’eccezione: l’incontro si terrà presso la Certosa 1515 (foto di copertina), situata in mezzo alla rigogliosa natura della strada che da Avigliana conduce alla Sacra di San Michele, simbolo della nostra Regione. E’ difficile definire in poche parole un luogo come la Certosa, ma penso che la locuzione “luogo di sosta e di pensiero” presente sul loro sito web costituisca una perfetta sintesi. Gestita dall’ Associazione Certosa1515 Onlus, presieduta da don Luigi Ciotti – fondatore di Libera- Contro le Mafie, il cui staff introdurrà la serata – la Certosa è un ex convento del XVI secolo trasformato in struttura ristorativa- ricettiva e centro di formazione, poggiata su pilastri forti come la cultura della legalità, la giustizia sociale, la spiritualità, l’arte in tutte le sue forme. Uno spazio permeato di positività che merita di essere visitato, vista anche la relativa vicinanza alla città di Torino.
Il costo dell’ Archeoapericena è di 15 euro. Per informazioni e adesioni contattate l’A3 via mail all’indirizzo archeologia.aviglianese@gmail.com, oppure via telefono al 347 1424465. Il termine per iscriversi è sabato 3 giugno.
[photo credits: Associazione A3, Annalisa Mazzo]
la storia è un argomento interessante, e a mio parere fondamentale per capire al meglio i luoghi che stiamo visitando. Non potrò partecipare a questo evento, ma mi fa piacere averne letto e spero di leggerne un qualche racconto 😀
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Grazie mille Michela, è sempre bello trovare qualcuno che corrisponda la propria passione per la Storia, una materia importante per capire e conoscere da dove veniamo, e dove stiamo andando.
Un saluto,
Federica
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Anch’io grande fan della famiglia Angela!
L’idea dell’archeoapericena è molto interessante! Sarai bravissima 🙂
Alice
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Speriamo Alice, sono una gran timidona e parlare in pubblico costituisce da sempre un bel grattacapo! Che il potere degli Angela sia con me!
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