Una città per … suonare. Per vivere un’esperienza indimenticabile, dove musica, cultura e crescita sociale convivono e si accordano sulla stessa nota.
Questa sarà Cumiana – cittadina fra Torino e Pinerolo – durante il Jazzit Fest – Civitates 2016, evento itinerante prodotto dalle piattaforme editoriali Jazzit e Il Turismo Culturale, che non prevede alcun finanziamento pubblico; grazie alla portata della sua innovazione, Jazzit Fest ha meritato una good practice europea dal titolo “Culture Shapes the Smart City”, il patrocinio onorario UNESCO e la buona pratica #laculturachevince.
Nel corso della storia, la musica ha spesso accompagnato o segnato rivoluzioni culturali, ha espresso indignazione, libertà, amore, voglia di cambiamento. Ed anche il Jazzit, nel suo piccolo, ha qualcosa di rivoluzionario. La manifestazione abiterà a Cumiana dal 24 al 26 Giugno prossimi. Uso il termine abitare perché l’evento al sapore di jazz vedrà una reale coabitazione fra gli addetti ai lavori e la comunità, che aprirà le proprie case e realtà commerciali agli artisti, ospitandoli e dando loro sostegno. Un’integrazione unica nel suo genere, che sono certa darà tanto al nostro territorio.
Ho conosciuto il progetto Jazzit tramite Silvia Badriotto, cumianese attiva nell’ambito della comunicazione digitale nonché ideatrice del blog Nuovi Turismi www.nuovi-turismi.com, piazza virtuale dedicata al turismo lento e sostenibile (date un’occhiata perché offre spunti davvero interessanti). Silvia è solo una delle tante, tantissime persone che sostengono e promuovono questa manifestazione, in maniera totalmente spontanea e volontaria. Sì, perché il Jazzit ha numerosi punti di unicità, e questo è solo il primo della lista. Musicisti, tecnici, fotografi, artisti, chiunque può mettere a disposizione la propria professionalità ed il proprio bagaglio culturale – artistico a titolo gratuito, senza alcun fine di lucro. E lo si fa senza invito, con una partecipazione definita “a sorgente aperta”, condividendo un’esperienza speciale nella comunità di Cumiana che per tre giorni verrà piacevolmente invasa da tante Residenze Creative. Luoghi di scambio e di arricchimento reciproco, dove si potrà registrare, produrre e arrangiare nuova musica, aggiornarsi sulle forme più innovative del music business, ma soprattutto ricordarsi che la musica è anche un fatto sociale.
Cosa succederà in questa città per suonare? Di tutto, ma sempre all’insegna del networking, della sharing economy, della sostenibilità. Il programma di ogni giornata vedrà momenti dedicati al turismo, con itinerari di visita per Cumiana e dintorni condotti da esperti locali, laboratori del gusto e dell’artigianato, degustazioni di prodotti enogastronomici a filiera corta, conferenze e workshops musicali. La sera, sarà la musica l’indiscussa protagonista con showcase musicali che animeranno piazze, chiostri, residenze private, palazzi storici, chiese. Pensate all’emozione di passeggiare per le vie della cittadina immerse nei suoni caldi del jazz, in una dimensione di pura collettività e collaborazione: immaginate niente di più magico? Forse qualcosa c’è, ed è il fine di Jazzit – Civitates: seminare cultura sul territorio. Come? Avvalendosi di una Banca di Sviluppo Culturale, una forma innovativa di crowdfunding: il 40% delle risorse raccolte attraverso donazioni e sponsorizzazioni sarà destinato alla fondazione di una Casa Civica della Musica a Cumiana, oltre al finanziamento di borse di studio per i giovani della città. La volontà degli organizzatori è infatti quella di lasciare un segno tangibile sul territorio, seminando oggi per raccogliere domani i frutti, tracciando il solco per una continuità concreta ed effettiva. Prodigi che solo la musica può fare!
Se anche voi desiderate dare il vostro contributo al progetto attraverso una donazione, oppure volete far parte della grande famiglia del Jazzit come volontari, trovate le modalità sul sito www.jazzitcumiana.it.
