Pochi giorni fa mi è capitato di rivedere in televisione uno dei miei film preferiti, “School of Rock”. Per chi non l’avesse mai vista, questa pellicola del 2003 diretta da Richard Linklater è incentrata su una classe di un istituto privato che diventa una super rock band, grazie ad uno strampalato insegnante interpretato dall’ esilarante Jack Black (che poi insegnante non è, ma non vi svelo di più!) che incoraggia i suoi allievi ad andare oltre il timore di non essere all’ altezza dei loro sogni. L’obiettivo? Partecipare alla battaglia cittadina delle band, non per vincere, ma per divertirsi. E crescere.
La trama di “School of Rock” mi ha ricordato una storia a me molto vicina, sia per una questione territoriale che affettiva. Non siamo negli States ma in Valsusa, non c’è un finto professore bensì due vere professoresse – Elena Gadoni e Paola Rocci – non si parla di musica bensì di … robotica. Ma come nel film, anche qui ci sono dei piccoli geni in erba, pronti a lottare per raggiungere il loro obiettivo, e come nel film questo obiettivo è rappresentato da una finale, ovvero i Mondiali di Robotica che si svolgeranno a Lipsia dal 30 giugno al 4 luglio 2016.
La performance dei robot ha conquistato i giudici per le sue difficoltà tecniche; ma anche la squadra ha colpito la giuria, con la spigliatezza e la competenza dimostrate durante l’intervista. Un riconoscimento è arrivato anche alle due super professoresse Rocci e Gadoni, che hanno conseguito il miglior risultato nella documentazione didattica, in sinergia con i colleghi di strumento musicale, arte e tecnologia. Insomma, una bella storia tutta al femminile,in puro stile Dire Fare Mole!
Come in tutte le favole, le nostre piccole eroine devono però affrontare un ostacolo: il viaggio e la trasferta sono molto costosi, e la scuola e le famiglie da sole non possono affrontare questa spesa. Per questo, è partita una campagna di raccolta fondi per aiutare “La Piccola Stella” a brillare a Lipsia, dove le ragazze potranno vivere un’ esperienza educativa a 360° a contatto con coetanei di diverse culture, comunicando in inglese e confrontandosi con la giuria internazionale senza il supporto degli insegnanti. Se volete dare un contributo e far diventare realtà il sogno delle ragazze di Sant’Antonino di Susa,gli estremi sono indicati sulla pagina Facebook La piccola stella o sul sito della scuola.
E se volete conoscere il team, lo potete trovare domenica 22 maggio nell’ ambito della manifestazione A bit of (hi)story che si terrà presso lo spazio MFR (c.so Settembrini 164) e al Festival Supernova domenica 29 maggio (piazza Carlo Alberto).
In bocca al lupo alle ragazze, e non smettete mai di credere e lottare per i vostri sogni!
