Chi afferma che i giovani d’oggi sono tutti perditempo senza sogni e senza tenacia nel perseguirli, forse non ha mai varcato la soglia dell’ I3P, ovvero l’ incubatore di imprese innovative del Politecnico di Torino.
Vi avevo già parlato di questa fucina di talenti in occasione dell’articolo sulla start-up ImmoDrone (ImmoDrone: fra droni e marketing immobiliare). Ed eccomi di nuovo in zona “Poli”, stavolta per presentarvi un dream team di tutto rispetto. Uno, perché già il fatto che siano così giovani, determinati e creativi fa meritare loro tutto il plauso possibile. Due, perché il team Funix – questo il loro nome – ha vinto per la seconda volta di seguito La Global Game Jam.
Per chi non mastica di informatica, nerd lifestyle e dintorni, la Global Game Jam è una manifestazione/concorso che si tiene in tutto il mondo, dove il traguardo è quello di creare un videogioco in sole 48 ore. A Torino, l’evento è stato ospitato presso i locali dell’I3P in via Pier Carlo Boggio, dal 29 al 31 gennaio scorso.
Oltre 130 partecipanti, 18 gruppi, un tema da sviluppare ed una sfida a colpi di giochi e app: proprio il team Funix – composto da cinque persone, con una buona quota rosa al suo interno! – ha trionfato nella categoria Ship your game con Hornythology, game musicale per dispositivi mobile. Scopo del gioco? Scegliere una specie ornitologica, impersonare il maschio e … cercare di conquistare la pennuta donzella attraverso rituali magici (e melodiosi)!
Ingegnoso vero? Ma scopriamo qualcosa di più sulla Jam attraverso il racconto di Davide Strumendo, uno dei membri del team.
Davide, hai recentemente vinto – insieme al tuo gruppo di lavoro – la Global Game Jam 2016. Il contest si è tenuto all’I3P nel gennaio scorso, e prevedeva l’ideazione e costruzione di un videogioco in sole 48 ore. Raccontami la tua avventura!
La Global Game Jam è iniziata ufficialmente alle 17 del 29 gennaio, quando è stato reso pubblico il tema dell’edizione 2016 che era “Ritual!”. Subito dopo si sono formati i team: io ero andato già con Teresa, Sonia ed Andrea, la squadra con cui avevo preso parte alla Jam dell’anno scorso. Abbiamo però reclutato, fra le centinaia di persone presenti, Federico, un bravissimo sound designer alla sua prima Jam!
Il venerdì è quindi trascorso fra una chiacchiera e l’altra fino alle 3 di notte, un brain storming incessante per partorire l’idea di Hornythology (il nome però è arrivato solo la mattina dopo!).
Qualche ora di sonno, una doccia, e via di nuovo verso l’I3P! Sabato e domenica li abbiamo passati a lavorare sul gioco – divertendoci in perfetto spirito Jam! – e a produrre il nostro prototipo, che abbiamo poi presentato agli altri gruppi ed alla giuria.
48 ore piene (anche se noi siamo riusciti a ritagliarci delle ore per andare a casa a dormire e riposare) che, nonostante la settimana precedente passata a lavorare, sono volate.
Abbiamo girato dei video in ufficio alle 2 di notte, quando eravamo ormai tutti stanchi e provati, che è meglio rimangano nascosti nei nostri smartphone! Esperienza, come l’anno scorso, bellissima e divertente!
Il mio “dream team” è esattamente quello con cui ho partecipato alla Jam quest’anno! Un professionista bravo e veloce per ogni settore.
Ecco la squadra:
- il sottoscritto, programmatore e game designer;
- Teresa Stancarone, grafica 2d. Ha realizzato interfacce, schermate e, post jam, grafiche pubblicitarie e non;
- Sonia Forelli, grafica 3d. Ha modellato, animato e colorato tutti i protagonisti pennuti del nostro gioco;
- Andrea Sodaro, concept artist. Ha dato colore e stile al gioco, disegnando i fondali ed i concept che hanno guidato il lavoro di 3d;
- Federico Malandrino, sound designer. Ha creato tutte le musiche ed i suoni nel gioco, componendo (nelle 48h di jam), 4 temi musicali originali (1 per il menù ed altri 3 per i vari livelli).
Penso che tu sia l’invidia di molti maschietti, cresciuti a pane e Playstation. Come hai fatto a trasformare una passione – quella per i videogames – in un lavoro vero e proprio?
Potrei dire che è stato un colpo di fortuna, ma sarebbe riduttivo. Prima di occuparmi di videogames ero un webdeveloper e, quando l’azienda per cui lavoravo ha deciso di provare a produrre videogiochi ed applicazioni interattive, mi è stato chiesto di dedicarmi a far quello.
Ho investito quindi il mio tempo – lavorativo e non – per imparare e fare esperienza. Mi ha aiutato moltissimo la conoscenza dell’inglese visto che la maggior parte delle cose che ho dovuto leggere o ascoltare (tutorial, conferenze, documentazioni) erano, e sono, in inglese.
Il passo da passione a lavoro è comunque lungo. Serve tanta pazienza, dedizione e … caffè (un aiuto per fare le notti quando le consegne sono vicine ed il tempo è sempre poco)!
Davide e Torino: qual è il tuo posto del cuore?
Ci ho pensato un po’ prima di trovare una risposta a questa domanda … la prima cosa che mi è venuta in mente però è l’Eagle House, un Irish Pub vicino a casa dei miei genitori che è sempre stato punto di incontro con i miei amici e che ci ha visti un po’ crescere.
Uscendo da quattro mura però posso dire di adorare tutto il centro di Torino. Niente è come una passeggiata pomeridiana per Via Lagrange o Via Garibaldi, e di primavera/estate saper di poter parcheggiare in un punto qualsiasi del centro per poi girare per locali è la cosa che più mi è mancata quando, per lavoro, ho dovuto vivere un anno a Milano.
Se volete cimentarvi con il game Hornythology, ecco i link per poterlo scaricare sul vostro smart-phone:
https://play.google.com/store/apps/details?id=com.funixgames.hornythology
https://itunes.apple.com/it/app/hornythology/id1084705327?mt=8
