Continua la carrellata di aforismi su Torino, impressioni letterarie di alcuni dei più celebri personaggi che qui hanno vissuto, o che vi hanno soggiornato.
“Perché, signora , abbandonare il mio Paese? Per venire in Francia a cercare una reputazione nelle lettere? Per correre dietro a un po’ di rinomanza, un po’ di gloria, senza poter mai raggiungere lo scopo che si propone la mia ambizione? Quale bene potrei fare all’umanità fuori del mio Paese? Quale influenza potrei esercitare a favore dei miei fratelli sventurati? … Sono deciso, non separerò mai la mia sorte da quella dei piemontesi. Fortunata o sfortunata, la Patria avrà tutta la mia vita, non sarò mai ad essa infedele.” (Camillo Benso Conte di Cavour)
“Eviva i bôgianen…. Sì, dici bene,
o mio savio Gianduia ridarello!
Buona è la vita senza foga, bello
goder di cose piccole e serene…”
(Guido Gozzano)
”Ah, ricordo un tramonto a Torino, nei primi mesi di quella mia nuova vita, sul Lungo Po. L’aria era di una trasparenza meravigliosa; tutte le cose in ombra parevano smaltate in quella limpidezza…” (Luigi Pirandello)
”Tra le cose notate a Torino, non dimenticherò mai il bicerin, un’eccellente bevanda composta di caffè, latte e cioccolata che si serve in tutti i caffè.” (Alexandre Dumas padre)
“Prima sono passato davanti alla Mole Antonelliana, l’edificio più geniale che forse sia mai stato costruito – stranamente, non ha ancora un nome – in virtù di una spinta assoluta verso l’alto – non rammenta niente di simile eccettuato il mio Zarathustra. L’ho battezzata Ecce homo, e mentalmente l’ho circondata di un enorme spazio libero.” (Friedrich Nietzsche)
“Non avevo mai veduto Torino, e la trovai deliziosa. L’uniformità degli edifici nelle strade principali produce un colpo d’occhio mirabile. Le sue piazze e le sue chiese sono bellissime. La cittadella è una passeggiata superba: e nelle dimore reali, tanto della città che della campagna, regna la magnificenza e il buon gusto.” (Carlo Goldoni)
[photo credits: Annalisa Mazzo]