Le amiche di Dire Fare Mole: Barbara e Malaika, il mondo (creativo) in una conchiglia

Una donna forte e cosmopolita, una conchiglia dalla forma dell’Africa ritrovata sulle spiagge del mare Adriatico, una storia che fa il giro del globo e a Torino getta radici per fiorire, crescere, risplendere. Lei è Barbara Ebbli, e vi assicuro che verrete travolti dall’energia della sua creatività proprio come da un’onda.

Barbara ha origini italiane ma ha vissuto lontano dall’Italia per la maggior parte della sua vita, assimilando un caleidoscopio di esperienze, colori e profumi, oceano dopo oceano, terra dopo terra. Barbara raccoglie una conchiglia e la fa abbracciare dal metallo prezioso. Barbara prende stoffe da ogni parte del mondo e le fa rinascere. Suggestioni, natura, bellezza. Tutto questo è Malaika – termine che in Swahili significa “angelo” – il nome del suo brand di gioielli e abbigliamento made in Torino e allo stesso tempo figlio del mondo: sono grata di condividere con voi la mia intervista a questa donna portentosa.

Barbara, chi è Malaika?

Malaika è un riassunto di tutte le mie esperienze vissute in ogni angolo del mondo sin da quando ero bambina, dalla mia nascita in Costa d’Avorio – i miei genitori si erano trasferiti in Africa dalla Lombardia per motivi di lavoro – passando per l’Indonesia e gli Stati Uniti, dove mi sono laureata e dove ho fatto le prime esperienze lavorative nel campo della moda, approdando nelle Langhe, terra di origine di mio marito, e infine a Torino nel 2018. La mia vita è un mappamondo e io mi considero un camaleonte: da ogni luogo che ho amato e vissuto ho assorbito colori, profumi, tradizioni, interiorizzandoli e portandoli con me ovunque. E tutto ciò che ho visto, amato, interiorizzato, lo riverso nelle mie creazioni. Proprio per questo Malaika sono io, semplicemente.

Come è nato il tuo brand? E che ruolo ha avuto Torino nella sua nascita?

Devo ammettere che l’impatto con Torino è stato illuminante. Quando io, mio marito e le mie figlie ci siamo stabiliti qui mi sono sentita accolta e ispirata dalla città, anche grazie all’incontro fortunato e inaspettato con una mia amica degli anni del liceo: l’artista Sarah Bowyer, pittrice di grande talento (https://www.instagram.com/sarahbowyerart). Sarah e io eravamo compagne di scuola a Giakarta e l’averla ritrovata mi è sembrato quasi un segno. Sarah mi ha dato la spinta che mi serviva per lanciare il mio brand creativo e le sarò sempre riconoscente. Credo nella forza generata dalle donne quando decidono di sostenersi e di dare vita a progetti insieme, e questa ne è la dimostrazione.

Nel 2019 ho registrato il marchio partendo subito dopo con la creazione della mia linea di gioielli ispirati dal mare, elemento centrale nella mia crescita e nella mia formazione. La conchiglia è il leit motiv dei miei gioielli: è una conchiglia specifica, tipica del mare Adriatico, dalla forma che richiama il profilo dell’Africa. La trovai la prima volta in Veneto, dove risiedono alcuni familiari, sulle lunghe spiagge meta di tante mie passeggiate; anche l’“incontro” con questa conchiglia l’ho interpretato come un segno. E ho deciso di onorarlo.

Parlaci meglio del tuo processo creativo e delle tue collezioni.

Innanzitutto, le collezioni di gioielli sono costituite esclusivamente da pezzi unici, artigianali dal principio alla fine, a cominciare dal mio design e continuando con la lavorazione a mano del mio collaboratore orafo, un artigiano dalla lunga e comprovata esperienza. Insieme a lui ho elaborato una tecnica per lavorare le conchiglie non alterandone la natura e la costituzione; ogni nostra creazione parte dalla conchiglia vera, avvolta e non modificata, affinché possa continuare ad avere la sua anima intatta.

Ciascuna conchiglia è raccolta da me, pulita e lavata, mi piace l’idea di aiutarla a trasformarsi in un gioiello mantenendo però la sua natura e la sua unicità. Di solito utilizzo l’argento per “abbracciare” i miei gioielli-conchiglia ma su commissione lavoriamo anche con l’oro o con gemme. Tengo molto a sottolineare il carattere sostenibile del brand: il concetto di riutilizzo di prodotti esistenti in natura, del lavoro a mano puro e della minima invadenza sull’ambiente sono punti chiave del progetto Malaika.

Malaika è gioielli irripetibili ispirati alla natura, ma è anche abbigliamento. Unico e prezioso.

Esatto. Realizzare una linea di abbigliamento era un sogno nel cassetto alimentato dalla mia formazione accademica di designer e stilista e dalle mie numerose esperienze lavorative nel settore del fashion. Inoltre, devo confidarti che sono una appassionata collezionista di stoffe, le adoro! Ne ho tante, provenienti da ogni parte del globo, fra “bottini” dei miei viaggi e tessuti ereditati da mia mamma. Non mi interessa la produzione su larga scala, voglio forgiare pezzi di valore e di alta qualità.

Per creare i capi della collezione parto proprio dalle mie stoffe, conferendo unicità ad ogni pezzo, irripetibile e artigianale come una vera opera d’arte. Non ho usato la locuzione “opere d’arte” a caso: qui entra in scena la mia amica Sarah di cui vi parlavo prima, che su capispalla, tute e pantaloni della mia collezione ha lasciato il suo tocco creativo speciale. Malaika parla alle donne, alla peculiarità di ognuna di loro, celebrando la potenza femminile con linee semplici e dettagli indimenticabili. Sono fiera di aver trovato questo linguaggio per esprimere e condividere il mio percorso creativo e personale.

Sito: https://www.malaika.biz/

Instagram: https://www.instagram.com/malaika

Mail per info e acquisti: barbaraebbli@malaika.biz

[photo credits: Federica Schifano https://www.instagram.com/effes.art]

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