Sabaudi si nasce. Ma a volte, molte volte, sabaudi si diventa.
Alice Avallone è una sabauda acquisita che ama Torino come se fosse vissuta qui da sempre. Nata nella vicina e bella Asti, coordinatrice didattica del College Digital della Scuola Holden, ha alle sue spalle un bagaglio di grande esperienza nel raccontare “cosa succede in città”, come cantava Vasco Rossi nei fulgidi anni ’80. Tale bagaglio si chiama Nuok, un nome noto a chi frequenta il mondo digitale. Nuok era uno dei più conosciuti web magazine di viaggi, una creatura di Alice che dal 2009 al 2016 ha mietuto successi e riconoscimenti (oltre ad aggregare una redazione online di circa ottanta ragazzi provenienti da ogni angolo del mondo).
Chiuso il capitolo Nuok, Alice ne apre un altro. E lo apre a Torino, per Torino. Sabaudità nasce a novembre 2017 ed è già un piccolo caso mediatico, con le sue immagini in sobrio bianco e nero – siamo sabaudi, no? – e la prospettiva focalizzata sui particolari.
Qualche giorno fa ho avuto l’ onore di comparire nella rubrica dedicata alle interviste sabaude dove ho spiegato il mio concetto di sabaudità. Non potevo resistere dal farle la stessa domanda: leggete come ha risposto Alice e scoprite come ha trovato a Torino il suo paese delle meraviglie.

Sabaudità, un concetto molto caro a Dire Fare Mole.
Ma cos’è e soprattutto com’è la sabaudità secondo Sabaudità e secondo Alice?
Se fosse una voce del dizionario sarebbe:
sabaudità s. f. [der. di sabaudo]1. L’essere specifico di Torino, la caratteristica di ciò che è torinese.
La sabaudità si nasconde dietro quei dettagli discreti che, in silenzio e senza tanto clamore, rendono piena un’esperienza. Sono le tazzine di porcellana fine in un bar, per esempio. Una sciocchezza elegante. Mi sono chiesta per tanto tempo cosa rendesse Torino unica rispetto alle altre città, ed è affiorato proprio il carattere della sabaudità.

Il mondo del blogging torinese è vivace e attivo.
Quali novità porta il tuo blog nel panorama cittadino?
L’idea è quella di avere un raccoglitore di esperienze, quasi come fossero da collezionare. Il cuore del progetto Sabaudità sono i Sabaudi, chi vive il tessuto urbano e ne apprezza la sua simmetria rassicurante di portici e strade lastricate. Forse la novità sta proprio nel non andare alla ricerca di novità, ma di tradizione che si respira dai tempi dei Savoia.

Cosa ti hanno lasciato gli otto anni di Nuok?
Si può dire che Sabaudità raccolga la sua eredità, o rappresenta un capitolo totalmente nuovo?
È una felice e cospicua eredità, innanzitutto dell’esperienza nel racconto dei territori. Otto anni dietro Nuok mi hanno insegnato a dare caccia alle unicità e ai caratteri dei luoghi, trattandoli quasi come vere e proprie persone. Anche questo sguardo mi ha portata in modo naturale a Sabaudità. Dopo alcune settimane di riflessione, mi sono detta, perché no?
E così, al motto di Think global, act local, ho deciso di iniziare questa nuova avventura.

Alice, Torino e il Piemonte. Quali sono i tuoi luoghi del cuore?
Ne ho tanti tanti, ma ne scelgo due. Il primo a Torino, la mia città di adozione; il secondo ad Asti, la mia città natale.
Nella capitale sabauda, la Cappella dei Mercanti, in via Garibaldi. Si accede da un portone insospettabile che porta all’ InformaGiovani, e si gira a destra. Da qui, si apre uno scrigno di legno, oro e marmo che lascia a bocca aperta. Si ha quasi la sensazione di essere privilegiati a poter accedere a tanta bellezza in un così ridotto spazio.
Nella provincia astigiana, la vista sul Monviso dal piazzale del Santuario di Maria Ausiliatrice nel Borgo Viatosto. Nelle giornate con il cielo più terso, sembra quasi di toccarne la punta.

Sito: www.sabaudita.it
Facebook: Sabaudità
Instagram: Sabaudità
[photo credits: Alice Avallone]