Come gli antichi viaggiatori, ho sempre sognato di avere una cartina – di quelle ingiallite dal tempo e compilate a mano – dove segnare i punti del Piemonte visitati fino ad ora. E proprio come un antico viaggiatore, fra le mete più agognate c’è lui, l’estremo nord, che qui corrisponde alla provincia del Verbano Cusio Ossola. Quel braccio proteso verso la Svizzera è un territorio quasi misterioso e selvaggio, un luogo che sa di neve, pietra e legno, denso di tradizioni ancestrali. Un luogo perfetto per me, ragazza di metropoli con il cuore rivolto alle montagne. Facendo qualche ricerca online su itinerari e posti dove soggiornare per questo into the wild nostrano, mi sono imbattuta nel portale Case Piemontesi. Il nome era troppo goloso per una cityblogger sabauda, e ho voluto saperne di più!
Così, fra una chiacchierata con la presidente Elena Tomà e un like alla pagina Instagram gestita dalla simpaticissima Liliana, ho scoperto che dietro al sito Case Piemontesi c’è un’associazione, una di quelle belle realtà di cui la Regione è costellata, a dimostrare che fare rete partendo dal piccolo è fondamentale. Perchè anche gli attori del turismo locale possono fare la differenza nel settore, incidendo quanto i grandi enti istituzionali.
Cosa fa Case Piemontesi? La sua funzione più immediata è di riunire e mostrare agli utenti i migliori Bed & Breakfast e affittacamere presenti in Alto Piemonte, ossia in Ossola, nel Verbano, nel Cusio e nel Novarese. “Molti dei B&B presenti su Case Piemontesi sono vecchie case di famiglia, ristrutturate e diventate un vero e proprio secondo lavoro per noi proprietari” spiega Elena, che oltre ad essere presidente dell’associazione gestisce il suo B&B Casa Tomà nell’ incantevole borgo di Masera. L’intento dell’associazione, nata nel 2000 e composta quasi interamente da donne, è però molto più ampio. Accanto all’ ospitalità, grande importanza assume la valorizzazione del territorio, poco conosciuto e fuori dai circuiti del turismo di massa tranne che per la zona dei laghi d’Orta e Maggiore. Sul portale vengono consigliati i luoghi da visitare, i percorsi naturalistici e quelli culturali, facendoci scoprire delle meraviglie inattese e sorprendenti.
Fra i punti più suggestivi, i comprensori sciistici attorno al Monte Rosa e i villaggi Walser, la cascata del Toce che con i suoi 143 metri detiene il titolo di salto più alto d’Italia, i moderni stabilimenti termali e Spa di Bognanco (su cui gli ospiti di alcuni B&B hanno un 10% di sconto) e di Premia, e infine il parco delle terme di Crodo, località dove nel 1964 nacque il famoso Crodino e dove è tutt’ ora prodotto. Già, l’analcolico biondo è ultra piemontese! A proposito di bevande e tavola, non bisogna dimenticare il turismo enogastronomico, con specialità come il rinomato formaggio Bettelmatt e la mortadella ossolana presidio Slow Food, l’ottimo miele e le tante sagre distribuite nel corso dell’anno.
Qualunque sia la vostra meta, soggiornare in un B&B del circuito Case Piemontesi vuol dire vivere un’esperienza genuina in un contesto familiare ma di qualità, con la certezza di affidarsi a persone altamente preparate ad accogliervi. I soci, circa 40, partecipano infatti a riunioni e corsi di formazione con esperti del marketing turistico. Soprattutto, scegliere un B&B Case Piemontesi equivale a respirare l’aria autentica del luogo, venire in contatto con la sua quotidianità, optare per un tipo di vacanza sostenibile e dai ritmi lenti. Proprio come piace a Dire Fare Mole!
Allora, quando si parte per il nord?
Sito: www.bedandbreakfast-piemonte.it
Facebook: Case Piemontesi BB
[photo credits: Associazione Case Piemontesi]