Il Festival del Giornalismo Alimentare di Torino visto da #direfaremole (25-27 febbraio 2016)

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[photo credits: Festival del Giornalismo Alimentare]

 

Quando il cibo fa notizia, quando la notizia parla di cibo.

Questo il leitmotiv del Festival del Giornalismo Alimentare, che si è svolto a Torino, nella rinnovata location storica della Cavallerizza Reale in via Verdi,  dal 25 al 27 febbraio scorso con il blasone di patrocini importanti ( Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero delle Politiche Agricole su tutti). Alla sua prima edizione, il Festival ha riscosso un enorme successo, sia a livello di pubblico che di diffusione sui media.

Per chi, come me, bazzica quotidianamente i canali social (per lavoro o per diletto), non ha potuto non accorgersi dell’evento la scorsa settimana: l’hashtag #foodfest16 era praticamente ovunque, come le foto ed i reportage di blogger e giornalisti – provenienti da tutta Italia – presenti alla manifestazione. Torino capitale dell’alimentazione per tre giorni: poteva esserci città più azzeccata? La patria del cioccolato, dei grissini, dei tajarin, dei ravioli del plin … potrei continuare all’infinito. Qui si mangia e si cucina sempre di gusto!

Punto cardine del Festival era appunto la comunicazione in campo alimentare, in tutte le sue sfaccettature e declinazioni. Dalle più classiche come la carta stampata, i quotidiani e i giornali di settore, le istituzioni, alle forme innovative quali le testate web, i blog, gli influencer. Insomma, tutti e tutto ciò che parla di cibo, con l’esortazione a farlo sempre in maniera consapevole. Un’educazione a 360° per l’attuale food community, su argomenti vari ed eterogenei.

Etica, scienza, biodiversità, sicurezza alimentare, enogastronomia: ecco i filoni principali attraverso cui si snodavano le molte conferenze che si sono succedute fra giovedì 25 e venerdì 26 febbraio. Sabato 27 era invece interamente dedicato agli educational tour, riservati ai giornalisti; i tour hanno toccato diversi itinerari del Piemonte, alla scoperta delle eccellenze agro-alimentari della nostra regione (fra le tappe, l’Enoteca Regionale di Caluso, il Museo del Vino a Barolo, la produzione casearia del distretto dei Laghi nel Verbano).

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[photo credits: Dire Fare Mole]
Tanti anche gli eventi collaterali: la Space Food Experience presso Argotec, per assaggiare il menù riservato agli astronauti durante la loro permanenza nello spazio, un “alveritivo” a San Salvario all’ insegna dell’acquisto solidale e del food sharing, realizzato dalla start-up torinese L’Alveare che Dice Si!, uno show-cooking contro gli sprechi in cucina nell’ atrio del Mercato Metropolitano di Porta Susa … insomma, un menù più che goloso!

Dire Fare Mole è molto sensibile all’ argomento enogastronomia, soprattutto quando è legato al territorio. Potevo dunque mancare al FoodFest? Certo che no!

E così, venerdì 26, io e la mia amica Alessandra (prossimamente contributor per la rubrica #direfaregnam), con tanto di accredito e cartellino “blogger” sul petto, ci siamo date a questa full immersion nel mondo della comunicazione alimentare. Nella splendida cornice della nuovissima Aula Magna dell’Università di Torino, all’interno della Cavallerizza Reale, abbiamo assistito a due incontri all’ interno del seminario “Se il giornalismo parla di cibo”.

Il primo, “La sicurezza alimentare, come è percepita e come si comunica”, era un dibattito sull’ esigenza dei cittadini di essere informati adeguatamente dalle istituzioni e dagli operatori privati circa la provenienza e sicurezza degli alimenti, creando un dialogo trasparente in cui devono essere coinvolti anche i giornalisti. Il secondo era invece basato sulle “bufale alimentari”: “Tra cancri immaginari e vermi improbabili” quando una bufala sul cibo passa dai social alle redazioni” ha visto il coinvolgimento dei creatori di Bufale.net (www.bufale.net), portale in cui si segnalano tutte le bufale diffuse sul web, fra cui quelle – molte – che riguardano i cibi. Bufale.net è stato ideato combattere la dilagante disinformazione che circola su internet, sfatando falsi allarmismi (come quello recentissimo a proposito delle birre tedesche cancerogene) e leggende metropolitane.

Una visita breve ma intensa, che ci ha permesso di confrontarci con una realtà bella e vasta, offrendoci spunti di riflessione – e di redazione – interessanti. Come la presenza dei Maestri del Gusto di Torino e Provincia (www.maestridelgustotorino.com), alcuni fra i migliori produttori del nostro territorio: il Piemonte è una delle regine dell’enogastronomia italiana, con un numero consistente di prodotti DOC, DOP e DOCG, e di piatti e vini tipici conosciuti a livello mondiale. Molto gradito è stato anche il dolcissimo souvenir all’interno della gift bag, un barattolo di miele di Acacia artigianale della Cascina Neirole di Chivasso (perché anche la gola vuole la sua parte!).

Lo staff del Festival, visto l’ottimo riscontro della prima edizione, è già al lavoro per la prossima. Quindi … ci vediamo al FoodFest17!

Tutte le informazioni sul sito Festival Giornalismo Alimentare

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[photo credits: Dire Fare Mole]

 

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