Nella lista delle “celebrities” del passato che hanno visitato e soggiornato a Torino, oltre al già citato Nietzsche, c’è anche uno dei più importanti musicisti di tutti i tempi: sto parlando nientemeno che di Wolfgang Amadeus Mozart.
Il legame fra il grande compositore austriaco e la nostra città iniziò nel lontano 1771. Due anni prima, partendo dalla città natale di Salisburgo, Wolfgang -preadolescente ma già noto negli ambienti musicali europei – raggiunse l’Italia, accompagnato dal padre Leopold. Mozart senior, ambizioso e forte delle capacità del figlio, aveva programmato un tour di esibizioni nelle principali città italiane, dopo il successo riscosso presso le maggiori corti del continente, come Vienna, Parigi e Londra.
A quei tempi, Torino era la gloriosa capitale del Regno di Sardegna, culla di cultura e sede del prestigioso (ancora attualmente) Teatro Regio, allora uno dei principali teatri di corte di tutta Europa. L’intento di Leopold Mozart era quello di far ottenere al figlio un contratto per la composizione di un’opera per il Regio: tutto ciò è documentato da una lettera rinvenuta nel 1996 nell’Archivio di Stato torinese, dove è tuttora conservata. In essa, il conte Firmian, plenipotenziario degli Asburgo a Milano, chiedeva al conte sabaudo Lascaris di Castellar di intercedere presso il re Carlo Emanuele III di Savoia per la concessione dell’incarico al giovane Wolfgang.
La documentazione storica sulla visita in terra piemontese del grande musicista è esigua, quindi non si sa con certezza quale fu l’esito concreto di questo viaggio : ciò che c’è di certo è la data di arrivo dei Mozart in città, il 14 gennaio 1771, ed il posto dove alloggiarono, la locanda Dogana Nuova. Negli anni, la locanda ha cambiato volto e nome, ed attualmente è nota come Hotel Dogana Vecchia. Situato in zona Quadrilatero Romano, in via Corte d’Appello, presenta sulla facciata una targa commemorativa che ricorda il suo più illustre ospite nonché una camera deluxe che porta il suo nome. Wolfgang festeggiò qui il suo quindicesimo compleanno, il 27 gennaio, per poi ripartire quattro giorni dopo alla volta di Milano.
L’enfant prodige compirà successivamente altri due viaggi in Italia, sempre in compagnia del padre, ma non tornerà più a Torino. Da lì in poi una vita di successi e di eccessi, che lo porteranno sì ad una morte prematura a soli 35 anni, ma anche alla gloria eterna, grazie alle sue opere ed al suo genio.
Una curiosità: oltre a Mozart, l’Hotel Dogana Vecchia annovera nella sua lunga storia numerosi “avventori” famosi. Si ricordano , fra gli altri, Giuseppe Verdi, ospite nella Capitale Sabauda dopo l’elezione alla Camera dei Deputati, e Napoleone, che sostò qui nel giugno del 1800 dopo la vittoriosa battaglia di Marengo.
Colonna sonora durante la scrittura dell’articolo: Rondo alla Turca – W.A. Mozart