Sotto il segno del…Toret!

Alzi la mano chi, da piccolo , dopo una lunga sessione di gioco all’ aperto ai giardinetti, non ha mai bevuto l’acqua dal “toro verde”? O chi non ne ha largamente usufruito nell’ultimo rovente periodo estivo, nel corso di pellegrinaggi per saldi in giro per il centro?

Queste fontanelle di ghisa, dal tipico colore verde bottiglia, sono a pieno diritto riconosciute fra gli emblemi di Torino. I Toret o Toretti, disseminati per la città e molto amati dagli abitanti e dai turisti, sono ormai un’istituzione nostrana, tanto da essere indicati sul noto portale Tripadvisor fra le migliori attrazioni turistiche  torinesi (al 19° posto su 343 posti recensiti, addirittura prima del Museo del Risorgimento e di Palazzo Reale!).

La data di introduzione dei Toret nell’ambiente urbano è incerta: le fonti indicano alternativamente il XIX secolo o il primo dopoguerra. Inizialmente realizzati in pietra, furono poi affiancati ed infine sostituiti da quelli in ghisa. Oltre alla caratteristica testa di toro –vera e propria icona della città, al pari della Mole- dalla quale sgorga l’acqua, i Toret presentano alla base una griglia semicircolare di scolo, che sovente racchiude una piccola conca centrale per l’abbeveraggio degli animali (una volta del bestiame e dei cavalli, ora degli animali domestici che spesso ci accompagnano durante le nostre passeggiate).

Alcuni rari esemplari in pietra si possono osservare tutt’ora sotto i portici di Porta Palazzo, verso via Milano, e in piazza San Carlo, all’angolo con via Giolitti.

Si dice che l’acqua che alimentava le fontane provenisse in origine dall’acquedotto del Pian della Mussa, località montana delle Valli di Lanzo, e che avesse addirittura proprietà curative . Attualmente proviene dalla rete dell’acquedotto civico, che miscela l’acqua di sorgente a quella attinta dalle falde sotterranee del fiume Po.

Una nota curiosa:  dal 2012 esiste un’associazione a tutela delle mitiche fontanelle verdi, “I love Toret”, che promuove la loro adozione gratuita: ciascuno può scegliere una delle 800 fontane presenti sulla mappa e prendersene cura, contribuendo così alla tutela di un piccolo ma importante pezzo di storia di Torino.

E voi, avete già scelto il vostro Toret del cuore?

Toret
[photo credits: Dire Fare Mole]

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