Una bella iniziativa legata ai libri, a poche settimane dal Salone del Libro di Torino , che “importa” una tradizione catalana : il 23 aprile si festeggia la ricorrenza di San Giorgio- ebbene si, colui che spesso vediamo dipinto in qualche chiesa e/o libro di storia dell’arte, sempre alle prese con l’uccisione di qualche drago stile Dragonheart- noto nella soleggiata Catalogna come Sant Jordi.
Questa tradizione vuole che oggi si regali una rosa rossa alle donne ed un libro agli uomini: la pratica negli anni ha fatto sì che si identificasse questo giorno come una sorta di San Valentino catalano.
Due domande sorgono spontanee: perchè le rose rosse? Secondo la leggenda, quando l’impavido Jordi uccise il dragone che terrorizzava la città, dal suo sangue nacque una rosa, prontamente da lui regalata alla splendida e fortunatissima principessa di turno.
E lo scambio dei libri? Le origini di questa tradizione sono molto meno risalenti nel tempo : nei primi anni del ‘900, infatti, si decise di commemorare la morte di Cervantes e Shakespeare, ricorrente per entrambi il 23 aprile (ironia della sorte, per il bardo ingelse questo era anche il giorno della sua nascita!). Dal 1996 questa data è stata dichiarata dall’Unesco “Giornata
Internazionale del Libro e Del Diritto d’Autore”.
Dall’unione di due ricorrenze diverse fra loro è nata questa festa, che dalle terre basche si sta diffondendo in tutta Europa.
Se amate il profumo della carta stampata e quello dei fiori, fate dunque una capatina oggi dalle 10 alle 20 in piazza Palazzo di Città e visitate le bancarelle di “Portici di Carta”, appuntamento clou del progetto «Torino che legge» promosso dalla Città di Torino e dal Forum del libro. Come ogni favola che si rispetti, a qualche lettrice potrebbe capitare di ricevere una rosa da un emule di Jordi alias Giorgio, arrivato a Torino in sella ad una nostrana Fiat 500 invece che ad un anacronistico cavallo bianco!