Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia.
Per chi la incontra e per se stessa.
È la primavera a novembre.
Quando meno te l’aspetti.
C’è una poesia molto bella di Jack Folla – alias Diego Cugia, giornalista e scrittore – che si intitola “Donne in rinascita“. Mi colpii per la prima volta una decina di anni fa in un momento di grandi cambiamenti della mia vita privata e da allora mi è rimasta dentro, affiorando e riaffiorando in alcuni frangenti di alta marea.
Mi ritrovo spesso a pensare alla vita prima di quel fatidico primo lockdown di marzo 2020, quando alcune parole per noi non avevano ancora alcun significato mentre ora fanno parte del nostro quotidiano. Quando davamo per scontata una pizza con gli amici, una colazione al bar, un concerto o un film al cinema. Quando il giallo era il colore di un libro o del sole e il rosso quello delle rose da regalare ad un anniversario importante. Quante cose sono cambiate. Quante conseguenze sulla pelle e nell’anima di ciascuno di noi. E quanta forza abbiamo scoperto di avere, quanta pazienza, quanta resistenza.
Il primo articolo del 2021 lo voglio dedicare proprio a lei, la proverbiale e sacrosanta resistenza delle donne in rinascita. Sapete che Dire Fare Mole è la casa di chi ama Torino e il Piemonte ma è anche la casa di tante ragazze che fanno impresa a Torino e in Piemonte, che qui lavorano, lottano, sognano, credono e sperano. Negli anni ne ho intervistate tante di queste donne resistenti, ognuna di loro ha un angolino speciale nel mio cuore e lì resterà per sempre. Oggi vi racconto quattro storie piemontesi di (r)esistenza al femminile del (famigerato) anno 2020, quattro donne che nonostante la pandemia hanno dato vita a qualcosa di unico dimostrandoci che il solo modo per soverchiare le avversità è esistere. E resistere.
Sara: la dolcezza salverà il mondo (anche con il delivery)
7 marzo 2020. Io e direfaremarito abbiamo una nota su quella casella del nostro planning settimanale dello scorso, assurdo anno: “inaugurazione del laboratorio di Sara, San Salvario”. Dopo una manciata di giorni la vita di tutti noi sarebbe cambiata inesorabilmente. Io e Sara ci conosciamo da qualche anno, vi avevo già parlato di lei qui sul blog e la considero ormai un’amica: un’amicizia nata su Instagram quando il suo progetto La Colazione di Sara era agli albori, quando l’idea di avere un laboratorio fisico dove preparare le dolci creazioni senza latte e senza uova – e soprattutto dove poter accogliere il pubblico – era un piccolo sogno accarezzato con tenerezza da Sara e da suo marito Marco, chef professionista.
Il 2020 doveva essere l’anno del Lab, come lo chiamano affettuosamente Sara e Marco, un anno miliare di cambiamento. Ma, tempo di aprire la porta del locale, ecco arrivare l’inaspettata serrata generale del primo lockdown. Penso che la stragrande maggioranza di noi avrebbe quasi subito gettato la spugna, Sara e Marco non l’hanno fatto. Dietro quella serranda abbassata il forno non si è mai spento, il profumo di cioccolato fondente e di ramasin ha continuato a pervadere via Saluzzo al grido di la dolcezza salverà il mondo!, le box speciali ricolme di bontà sono arrivate nelle nostre case grazie al delivery gestito direttamente da Sara e Marco, con l’aggiunta di un sorriso dietro la mascherina che ha tutto il sapore di un “Ce la faremo”. Per davvero, senza retorica.
La foto di Sara è di https://www.videoalchilo.com/. Il Lab La Colazione di Sara è al momento attivo per consegna a domicilio e per take away. Per ogni informazione e per consultare menù e orari del servizio, cliccate su https://www.instagram.com/lacolazionedisara/?hl=it
Jyothi: rinascere come un frutto antico
Se dovessi definire Jyothi con una sola parola, ve la descriverei così: è una tosta. Anzi, tosta-tosta! La sua voce musicale e il suo fisico esile celano un carattere di ferro e una determinazione invidiabile in una giovane donna che sa già bene cosa vuole e come vuole che sia fatto. Jyothi ha origini indiane ma è canavesana da quasi tutta la vita. Dopo gli studi universitari in Scienze Gastronomiche a Pollenzo e il conseguimento del titolo di Sommelier – mestiere che svolge in un ristorante stellato in Val d’Aosta – decide di rendere concreti gli insegnamenti ricevuti da nonni e genitori e nel 2018 getta i semi di una nuova avventura nel suo Canavese: L’Erm, azienda agricola e vitivinicola.
In attesa della prima produzione vinicola di L’Erm, Jyothi inizia a promuovere e cogliere i “frutti” del lavoro suo e della sua famiglia e lo fa proprio nel 2020. Perchè il tempo è prezioso e quando si ha qualcosa di altrettanto prezioso fra le mani non c’è nulla da aspettare. Ecco che Jyothi lancia lo shop online con i primissimi prodotti targati L’Erm, confetture, composte, succhi nati dalle varietà di piccoli frutti coltivati nei suoi terreni situati nel comune di Borgomasino, con un’attenzione particolare al recupero e al reimpiego di antiche varietà (come le mele ruggine e le mele cioca rumela). Spesso le consegne a domicilio vengono effettuate da Jyothi in persona, che con la sua macchina – e la sua determinazione -percorre il Piemonte in lungo e in largo portando a chi lo desidera un sorso di Canavese insieme alla pagina di una storia di rinascita.
I prodotti L’Erm sono acquistabili tramite lo shop online consultabile al sito https://www.lerm.it/negozio/
Giorgia e Valeria RuPi: quando un’Operazione Kamikaze ti svolta la vita (lavorativa)
Il settore degli eventi è stato fra i più danneggiati dalla pandemia, non c’è dubbio. Matrimoni rimandati, congressi annullati, un clima generale di smarrimento a tratti insostenibile per chi ha messo in piedi un’attività fondata sugli incontri di persona e sul celebrare momenti felici senza limiti. Di orario, di distanze, di presenze. Valeria, organizzatrice di eventi congressuali e wedding planner, e Giorgia, fotografa, hanno deciso di rendere fruttuoso questo periodo di stallo unendo forze e competenze in un nuovo progetto lavorativo, RuPi, partito con una promozione dal nome emblematico: Operazione Kamikaze.
L’ironia ha premiato queste intrepide ragazze? Direi proprio di sì: con Operazione Kamikaze, lanciata nell’autunno del 2020, Valeria e Giorgia si sono presentate e reinventate in una nuova veste offrendo a piccoli brand e attività commerciali la possibilità di usufruire di una loro consulenza per la comunicazione social, un mattoncino importante su cui costruire un’avventura lavorativa fianco a fianco. Creare una nuova impresa in questi mesi è un azzardo, quasi un lancio nell’ignoto: ma avere accanto un’amica fidata e credere negli stessi valori è un gran bel paracadute.
I pacchetti di comunicazione social 2021 sono visibili sul sito https://rupivg.wordpress.com/2020/10/27/consulenze-visual/. Ai percorsi di consulenza visual Ophelia e Imelda c’è la possibilità di integrare la mia consulenza di scrittura #ScrivoPerTe. Se desiderate maggiori info, scrivetemi via mail o scrivete alle ragazze all’indirizzo rupivg@gmail.com
Chiara Guida Turistica: come trasformare il divano di casa nostra in una finestra sulla cultura
Cosa fare quando sei una guida turistica nell’era del Covid? Quando i musei sono chiusi, le mostre sospese, le visite impossibili? Chiara ha dato una risposta chiara tanto quanto il suo nome a questo quesito: ci si deve reinventare, la cultura non deve anzi non può fermarsi. Chiara lavora come guida turistica abilitata per Torino e provincia e ci tiene a sottolineare che lei “è” una guida e non “fa” la guida: “Se facessi la guida mi limiterei a svolgere il mio lavoro, ti accompagnerei in un tour e ti farei vedere cosa c’è di più bello ed interessante. Invece SONO una guida, perché amo talmente tanto la mia città, i suoi monumenti, le sue statue e palazzi che quando ti accompagno cerco di valorizzarli, cerco di trasmetterti il più possibile il mio amore, la mia passione e tutte le informazioni, le leggende, i miti e le curiosità.” Di fronte a tanta passione per il proprio lavoro c’è solo da rimanere in ascolto.
Il fortissimo amore che Chiara prova per la sua professione, la sua città, i musei e i castelli e le mille cose belle da vedere è stato il perno su cui ha reinterpretato il suo essere una guida turistica ai tempi della pandemia, soprattutto nei mesi di divieto di attività culturali in presenza. Tre paroline magiche: Tour da Divano. Se noi non possiamo vivere di persona esperienze di scoperta fuori dalle mura domestiche, sarà Chiara a condurci fra le meraviglie del nostro territorio senza farci muovere dal divano di casa nostra. Basta una connessione internet, un biglietto virtuale, ed eccoci pronti per vivere un momento di esplorazione guidata, un gesto di benessere per noi stessi e di sostegno verso chi, come Chiara e tanti suoi colleghi, è stato travolto da un uragano di incertezze lavorative.
Il calendario dei Tour da Divano di Chiara è consultabile sulla sua pagina Facebook https://www.facebook.com/guidaturisticachiara/