Gioie di Giulia: i gioielli handmade di una dolce Amélie torinese

Giulia passeggia leggera per Torino con lo sguardo di chi ha cullato a lungo un sogno, lo ha plasmato con le sue mani, lo ha fatto diventare realtà. Occhiali tondi ad incorniciare un viso d’altri tempi, ha l’animo vintage e il cuore diviso a metà fra la sua città e Parigi, patria di grandi artisti e di Amélie Poulain, eroina cinematografica e fonte di ispirazione.

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Me la ricorda molto, Amélie. Sarà il colore dei capelli, l’aria sognante, o il desiderio di spargere felicità attraverso piccoli gesti. Piccoli ma densi di significato. Nel caso di Giulia, questi gesti prendono la – straordinaria – forma di gioielli, le Gioie di Giulia, una carrellata di creazioni handmade dal fascino irresistibile. Chi di voi frequenta Instagram forse conoscerà la sua pagina: io la seguivo silenziosamente da circa un anno, incantata dall’ atmosfera retrò e dall’ originalità delle collezioni. Nelle sue Gioie, Giulia riversa molto di se’, delle passioni che ha, delle cose che ama: l’ adorata Amélie, il Piccolo Principe, Alice nel Paese delle Meraviglie. E poi farfalle variopinte, mongolfiere pronte a librarsi, nuvolette spensierate e ritagli di libri e lettere.

Giusto alcune lettere d’epoca trovate da Giulia fra le bancarelle del Balon sono le protagoniste del gioiello che ha inventato per me e per il #myturinwedding. Proprio così! Un paio di mesi fa uscii dalla mia muta ammirazione e contattai Giulia per farle una richiesta che per lei è diventata una sorta di sfida: creare un ciondolo con un tema torinese da utilizzare per il mio matrimonio. Come mi ha poi raccontato davanti ad un prelibato muffin da Teapot -Tisaneria con Cucina, la nascita del gioiello non è stata facile. Lavorare sull’ idea di un’altra persona e trovare il modo di accordarsi sui suoi desideri ha delle indubbie criticità, ma come in tutte le sfide difficili la vittoria è stata ancora più soddisfacente. Et voilà la collanina-mole, con ritagli di lettere sullo sfondo e il simbolo di Torino in primo piano, un successo enorme sin dalla sua primissima “messa in onda”. In attesa di sapere se nascerà un’ intera linea dedicata alla città sabauda, ecco la mia chiacchierata con la dolce Giulia!

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Giulia, dai vita a delle vere e proprie favole da indossare. Quando hai capito che quella dell’ handmade era la tua strada?

In realtà l’ ho sempre saputo, dovevo solo prendere il coraggio a due mani e saltare. Portavo questo talento dentro di me, cresceva con me, e più passava il tempo più capivo che non potevo lasciarlo lì sopito, o farne solo un hobby. La consapevolezza che il creare gioielli poteva essere la mia professione è arrivata dopo aver concluso gli studi universitari in Lingue; le mie creazioni mi tenevano compagnia fra un lavoro e l’altro, un po’ per passione e un po’ per gioco avevo anche iniziato a partecipare ai primi mercatini e ad aprire i canali social per mettere in vetrina ciò che facevo.

La svolta è avvenuta durante l’ ultimo impiego da dipendente. Lavoravo in un’agenzia viaggi ed ero tremendamente insoddisfatta. Alla scadenza del contratto mi sono detta “se mi tengono continuo così, altrimenti mi metto in proprio”. A dire il vero … non ho seguito la regola che mi ero autoimposta! Nonostante la proposta di restare – sebbene in un’ altra filiale dell’agenzia – ho deciso di spiccare il volo, di essere libera. Così è nata Gioie di Giulia, da un anno la mia unica, meravigliosa occupazione.

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Ogni lavoratore in proprio sa quanto è difficile farsi conoscere, trovare il proprio posto al sole. Tu come ci sei riuscita?

Come lavoratrice autonoma ho riscontrato tutte le difficoltà del caso: crearsi una rete, essere presente, essere visibile, investendo tutte le forze necessarie. Faticoso, vero, ma che soddisfazione quando arrivano i risultati e puoi dire “brava” solo a te stessa!

Fra tutti i canali social, devo dire un super grazie ad Instagram che mi ha portato contatti, apprezzamenti e una certa notorietà. Il potere delle immagini è immenso, alla pari del potere della condivisione e del passaparola. I nuovi media sono fondamentali ma sarebbe un errore sottovalutare il caro e vecchio contatto umano, di gran lunga il metodo che prediligo per entrare in contatto con le clienti (o potenziali tali); adoro partecipare ai mercatini di artigianato – a Torino non manco mai al San Salvario Emporium – e consegnare a mano i gioielli quando possibile. Il mio prossimo obiettivo? Aprire un laboratorio, dove poter sia lavorare che incontrare chi vuole acquistare i miei prodotti. E magari bere insieme un bel tè caldo!

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Sul tuo shop online ci sono tutte le collezioni che hai ideato nel corso degli anni. Ce ne sono alcune a cui sei più legata?

Difficile risponderti. Sono tutte creazioni mie, amate, volute. Ad istinto ti risponderei che sono particolarmente legata ai progetti eseguiti con la tecnica del collage, come la linea dedicata alle farfalle; il collage mi riporta all’ infanzia, ai primi lavoretti, e forse per questo mi suscita ancora forti emozioni.

Poi come non parlarti dei miei evergreen, cioè le collezioni Amélie, il Piccolo Principe e Alice, colonne portanti di Gioie di Giulia che ogni tanto mi diverto a modificare ed aggiornare. Soprattutto Amélie ha un posto speciale nel mio cuore: è in assoluto il mio film preferito, l’avrò visto migliaia di volte! L’amore smisurato per Amélie è direttamente proporzionale a quello per Parigi, città visitata per ben tre volte … di cui l’ultima da sola! Un’esperienza indimenticabile e che consiglio di fare almeno una volta nella vita.

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Giulia, Torino e il Piemonte. Quali sono i tuoi posti del cuore?

Trovo molto di Parigi nella mia Torino, ed è una sensazione fantastica. Mi piace scovare localini deliziosi a di San Salvario e perdermi fra le vie del Quadrilatero, così simile a Montmartre. Ho inoltre una predilezione per il verde, e quando ho voglia di passare una giornata all’ aria aperta mi dirigo verso il Valentino o, se ho più tempo a disposizione, verso le Langhe, un territorio di paesaggi incantati.

Per una gita fuori porta suggerisco invece una fuga in Liguria, destinazione Cinque Terre. Il mio incontro con questi luoghi bellissimi è avvenuto un paio di anni fa, ai tempi del mio lavoro in agenzia viaggi. Vedevo (e vendevo) viaggi organizzati in bus e le Cinque Terre mi incuriosivano parecchio. Un giorno, senza preavviso e un po’ all’ avventura, ho preso uno di quei bus e sono andata a Camogli. Superfluo dire che ci ho lasciato il cuore, tanto da sceglierla anche come meta delle mie vacanze estive!

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Sito- Shop Online: www.gioiedigiulia.bigcartel.com

Facebook: Gioie di Giulia

[photo credits: Giulia Martucci| Gioie di Giulia)

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