Che la nostra Torino fosse un gioiello, lo sapevo bene. Ma che potesse addirittura diventare un gioiello, questo davvero non me l’aspettavo.
Potere della fantasia e della creatività di una ragazza nata a Vercelli, laureata a Milano, vissuta in Egitto, ed ora approdata nel capoluogo piemontese. Lei è Giulia Savino, giovane designer che ha avuto un’idea geniale: creare collane e orecchini riproducendo le mappe delle città. E così possiamo indossare l’allure di Parigi, il divertente caos di Londra, la classe cosmopolita di Manhattan, ma anche le risaie di Vercelli e naturalmente … l’armonia quadrata di Torino.
Ecco la nostra chiacchierata, fra reticolati preziosi, viaggi, progetti. E se, dopo la lettura, vi innamorerete del suo lavoro, potrete iscrivervi ai workshop tenuti da Giulia fra ottobre e novembre presso Greenbox – Incubatore di Idee (Torino, via Sant’Anselmo 25 ). Non è mai troppo tardi per imparare cose belle!
I gioielli sono i migliori amici di una ragazza, diceva Marylin Monroe. Per te non solo sono i migliori amici, ma anche il tuo lavoro. Come nasce questa passione e come hai maturato la tua scelta professionale?
Dopo essermi laureata in Design della Moda presso il Politecnico di Milano, ero alla ricerca di un corso più specializzato e nel momento in cui ho scoperto Alchimia, scuola di gioielleria contemporanea a Firenze ho capito che quella che era stata la mia passione di sempre poteva diventare una carriera.
Fin da piccola ho trascorso intere giornate a creare gioielli, a sperimentare e riciclare materiali, Alchimia mi ha dato la possibilità di imparare le principali tecniche orafe e allo stesso tempo di lavorare su una profonda ricerca artistica.
Sei nata a Vercelli. Hai vissuto, studiato e lavorato all’estero. Ora ti sei stabilita a Torino. Quanto il tuo essere “cittadina del mondo” ha influito sulle tue creazioni?
Sicuramente tutti i posti in cui sono stata hanno contribuito a prendere le decisioni che mi hanno portato fino a qui. Viaggiare per me è fondamentale per arricchire il mio bagaglio culturale, conoscere punti di vista diversi e vedere cose nuove. Al contrario trovo difficile stabilirmi in un posto, mi sento sempre porta a partire, almeno al momento!
Nel caso specifico della mia ultima collezione dato che nasce dopo un intenso periodo trascorso a lavorare in Egitto, credo che porti con sé un’influenza inconsapevole della cultura locale e anche delle esigenze contemporanee e personali di viaggiare, sono leggeri e seducenti, possono occupare poco spazio, si adattano a molteplici interpretazioni e in diversi contesti.
L’idea di creare gioielli ispirati alle mappe delle città è geniale, e ti ha regalato una notevole – e meritatissima – visibilità. Quali sono i tuoi progetti futuri? Altre città da indossare in arrivo?
Grazie! Sono molto contenta di lavorare a questo progetto e l’ottimo feedback ricevuto finora mi aiuta a trovare l’energia giusta per proseguire. L’obiettivo principale è proprio quello di renderlo visibile a un pubblico più ampio.
Ho in programma una fiera a Lipsia a ottobre, uno dei miei pezzi sarà in mostra a Palazzo Reale a Milano a novembre e organizzerò un evento a Vercelli e probabilmente anche a Torino per Natale.
La prossima mappa in fase di realizzazione è Roma, e nella lista di quelle da realizzare non può mancare il Cairo.
Giulia e Torino. Quali sono i tuoi posti del cuore?
Il fatto che Torino offra un’ampia varietà di luoghi e attività è molto positivo per me dato che non sono un’abitudinaria e mi stufo in fretta della routine.
Alcuni dei posti di cui non potrei fare a meno sono il mercato di Porta Palazzo con il suo fascino, mix di culture e folklore, il Balon per trovare oggetti di ogni tipo, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per avere sempre uno sguardo sull’arte contemporanea e la Libreria Bodoni/Spazio B per il suo spirito interdisciplinare e un programma ricco di eventi, e per concludere il Monte dei Cappuccini … un posto facilmente raggiungibile per osservare la città dall’alto!
Sito: www.giuliasavino.com
Pagina Facebook: Giulia Savino Jewels
[photo credits: Giulia Savino]