Pane, Burro e Hygge: il libro di Chiara Caprettini che da Torino strizza l’occhio al grande Nord

Non sono una viaggiatrice, cari lettori. Non soffro di wanderlust e per me prendere l’aereo è una tortura. Amo viaggiare, sì, ma con la fantasia, davanti ad un documentario, un libro, un racconto di un’amica appena tornata da un on the road. Mi piace definirmi una viaggiatrice passiva, una che respira odori e si riempie gli occhi di paesaggi attraverso gli occhi altrui, e se questo basta almeno un poco per assaggiare l’anima di un luogo allora posso dire di averne assaggiate tante. Dei pochi viaggi reali che ho intrapreso nella mia vita, quelli che ricordo con più stupore sono legati al Nord Europa, il grande Nord fatto di inaspettate macchie di colore, di gusti forti e decisi, di rigore e un pizzico di follia, di natura che parla e ti parla, il Nord dei Vichinghi e degli Abba. Stoccolma con le sue innumerevoli isole raggiunte dai traghetti postali, San Pietroburgo imperiale summa di Oriente ed Occidente, Tallinn medievale e melodiosa, le isole Shetland regno dei variopinti puffins e di antichi re, ogni immagine è conservata nella mia mente come scatti di polaroid sotto cui ho scritto parole d’amore.

Un amore, quello per il Nord, che ho ritrovato in Chiara Caprettini, autrice del food blog Nordfoodovestest e scrittrice di libri che cantano la bellezza dei territori nordici. Chiara è ultra torinese ma, con i suoi capelli biondi e il suo sorriso luminoso e fiero, sembra uscita dalle pagine di una saga norrena. La sua passione per i paesi e popoli della Scandinavia e il loro modo di vivere, traducibile nell’intraducibile termine danese hygge, è il leitmotiv del suo nuovo libro “Pane, burro e hygge”, edito da Cartman Edizioni. Ce ne parla la contributor Carmen Terrazzino, che l’ha incontrata all’anteprima del lancio del volume lo scorso dicembre.

Federica #DireFareMole

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Il 2018 appena salutato è stato l’anno della hygge mania: tutti si sono scoperti (o riscoperti) amanti del calore familiare e delle cose piccole che rendono belle le giornate.

L’opera di Chiara Caprettini è un omaggio al Nord. Immaginate quei posti freddi, in cui la luce (d’inverno) scarseggia, in cui si apprezzano i dettagli. “Pane, burro e hygge” è un libro tascabile per gli amanti del profondo freddo europeo. Chiara l’ha semplicemente definito “una guida sentimentale non solo per turisti, ma per tutti coloro che amano condividere le stesse emozioni”.

La caratteristica principale dei paesi del Nord è il farsi coinvolgere totalmente, lasciarsi andare, lasciarsi cercare e farsi scoprire lentamente. Non siamo noi a entrare in questo mondo differente dal nostro, ma è il Nord che lentamente ci mette a nudo, lasciando scoperti i nostri sentimenti.

La prepotenza poetica del Nord

Quando si organizza un viaggio in questi paesi, raramente si conosce il nostro stato d’animo quando si ritorna. Durante la presentazione Chiara è stata molto diretta “Il Nord ti cambia. Il Nord sa di essere Nord: sa di essere potente, invadente ma con poesia, sa che è capace di lasciarti a bocca aperta, sa che ti ha tolto tutte le parole per descriverlo, sa che una volta provato ti mancherà e sarà come se non potessi più farne a meno”.

Queste sono le impressioni che il Nord ha lasciato indelebilmente su di lei: è stato un viaggio lungo, estenuante, colmo di bellezze che hanno riempito il cuore e gli occhi. I paesaggi che Chiara ha attraversato sono stati tanti e nel libro sono tutti citati: dalla Svizzera alla Germania arrivando fino in Danimarca, Svezia e Norvegia. Un mosaico di colori, profumi e sapori. Un viaggio gastronomico fatto da smørrebrød – il pane e burro che dà il titolo alla sua opera condito con fette di salmone, carne o salumi – e hygge.

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Hygge: un termine dalla forte pronuncia ma dal dolce significato

Dentro “Pane, burro e hygge” Chiara spiega in tutte le tappe cos’è stato per lei hygge in quel momento. Questo termine è un sostantivo di origini danese/norvegese che viene utilizzato per indicare un sentimento, un senso di accoglienza, calore, coinvolgimento e famiglia. È una parola positiva che racchiude tutta la bellezza della vita, non indica la famosa “ricerca della felicità” ma bensì la serenità quotidiana, il viversi il momento. Non a caso i cittadini danesi sono i più felici al mondo proprio perché trascorrono molto tempo con i propri cari, gli amici, sentendosi rilassati e in pace con tutti.

Se volete cercare gli elementi che compongono lo stile hygge, oltre a leggere il libro di Chiara Caprettini cercate di: esprimervi liberamente, condividete il cibo preparando tante delizie per chi vi sta attorno e allontanatevi, per quanto possibile, dagli impegni quotidiani stando con i vostri cari.

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Un pomeriggio fra design nordico e merenda hygge

Per lasciarvi coinvolgere dall’allegria di Chiara vi invito a visitare il suo blog Nordfoodovestest, pieno di ricette, aneddoti e storie. Oppure, se vivete a Torino, potete venire ad ascoltare i suoi racconti di viaggio durante un incontro speciale: sabato 26 gennaio, dalle 17 in poi, si terrà presso lo store di design nordico DeNovo la prima presentazione ufficiale torinese del libro, organizzata in collaborazione con noi del #DireFareTeam. Un pomeriggio immersi nell’atmosfera incantata dell’angolo più hygge di San Salvario, viaggiando sulle parole di Chiara e facendosi coccolare da una piccola merenda scandinava. Noi vi aspettiamo, non mancate!

Carmen Terrazzino| Writer Contributor #DireFareMole

[photo credits: Chiara Caprettini]

4 commenti

  1. Mi avete lasciato senza parole! E vi assicuro che non è semplice! Ma il sentimento attraverso cui avete letto le mie pagine, la sensibilità incredibile con cui descrivete il Nord, mi commuove e mi scalda. Questo è davvero un articolo hygge! GRAZIE DI CUORE!!!!

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    • Grazie a te Chiara per essere così dolcemente sensibile, per la gioia di vivere che sprizza dai tuoi occhi e per il tuo sorriso così allegro e contagioso! Risplendi di luce propria: sei hygge nel cuore ♥

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  2. Bellissimo il blog di Chiara e bellissimo il suo libro, che mi ha permesso di fare un viaggio virtuale al Nord. Eh sì, mi ha anche convinta a prenotare un biglietto per una destinazione nordica: una follia “mordi e fuggi” 😉
    Spero di farcela per sabato: mi piacerebbe tantissimo incontrare di persona sia te Federica, che Chiara 🙂

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