Torino e la Fotografia: 4 eventi imperdibili in città dedicati all’Ottava Arte

Io e la fotografia siamo due mondi distanti che negli ultimi anni, complice il blog, si sono avvicinati con timidezza mista a curiosità, e ora camminano fianco a fianco regalandosi dei bei momenti insieme. Certo, non si può dire che io sia una di quelle persone nate con il sacro fuoco dello scatto: il mio mezzo ideale per immortalare il mondo è sempre stato e sempre sarà la parola, la scrittura. Ma ho una profonda ammirazione per chi sa usare la macchina fotografica come un pennello su una tela, tracciando linee, catturando sguardi, rendendo immortale la bellezza; e ogni tanto ci provo anche io, ad immortalare la bellezza intorno a me. Il soggetto preferito? Ovviamente Torino, modella perfetta nel suo continuo oscillare fra raffinata compostezza e inafferrabile estrosità, ora colorata di grigio metallizzato – come ha detto una volta il torinesissimo Piero Chiambretti – ora sfumata di giallo, oro e gridellino, nuance di azzurro presente su alcuni palazzi del centro (uno su tutti, la facciata della Real Chiesa di San Lorenzo in piazza Castello) che si dice fosse il colore preferito di Madama Reale Cristina di Francia.

Torino e l’ottava arte hanno un legame speciale e numerosi sono gli eventi a tema previsti nelle prossime settimane. Ecco i 4 preferiti di Dire Fare Mole!

FO.TO. – Fotografi a Torino

Torino ama, riamata, la fotografia. Tanto da diventarne capitale per ben tre mesi! Dal 3 maggio scorso il capoluogo piemontese è infatti  il trono su cui siede Fo.To-Fotografi a Torino, manifestazione promossa dal Museo Ettore Fico che ha avuto la capacità di trasformare Torino in un centro espositivo diffuso. Sino al 29 luglio 2018 la città vedrà coinvolte associazioni, musei, istituti di formazione, con un calendario fitto di incontri da non perdere. Dal Museo del Cinema al già citato Museo Ettore Fico, dalla Fondazione Accorsi alla Fondazione 107, dal centro alle periferie, sono più di 70 le strutture cittadine impegnate in questa kermesse ambiziosa e imponente il cui programma completo è consultabile sul sito ufficiale, dove sono inoltre indicati 10 percorsi tematici – fotografia storica, identità e territorio, universo femminile, still-life e moda per citarne alcuni –  che consentono al visitatore di selezionare i filoni narrativi a lui più congeniali.

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[Locandina evento]
Qualche suggerimento? Da grande fan della musica anni ’70 e’80, non posso che consigliarvi di fare un salto allo Spazio Don Chisciotte- Fondazione Bottari Lattes di via della Rocca 37B e perdervi negli scatti rock di Art Kane. “Art Kane. Visionary” è il nome della mostra curata da Guido Harari e dalla sua Wall of Sound Gallery (a proposito, se capitate ad Alba andate assolutamente a visitare questa meravigliosa galleria) dedicata alle opere dell’iconico fotografo statunitense, con l’esposizione di oltre 40 foto che ritraggono alcuni fra i più grandi nomi della musica mondiale come Bob Dylan, Jim Morrison, Janis Joplin e The Who. Avete tempo fino al 14 luglio!

Contest fotografico #6VolteTorino

Liberty, Crocetta, Geometrie Minimaliste, Tram, Portici, Mercati. Sei modi insoliti di vedere la nostra città, sei temi per affermare che “siamo torinesi, oltre la Mole c’è di più”! Il concorso fotografico lanciato dall’Accademia Torinese di Fotografia insieme allo staff dell’Orologio Living Apartments – elegante residence di corso Alcide De Gasperi 41 dove il Liberty la fa da padrone – si fonda proprio su questo principio: scoprire attraverso l’obiettivo prospettive diverse, cogliere le tante sfumature della vera sabaudità che si rivela più nei dettagli che nella sua interezza.

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[Locandina Evento]
Come partecipare?  Innanzitutto scatenatevi in giro per la città, armati di smartphone, macchina fotografica e fantasia, alla ricerca dei soggetti inerenti ai temi indicati. Dopodiché procedete con l’iscrizione al contest entro il 15 luglio, scaricando il modulo da questo link oppure compilandolo online, e inviate i file delle fotografie (un massimo di 3 fotografie per ogni categoria, per un totale di 18 immagini) attraverso la piattaforma wetransfer.com all’indirizzo 6voltetorino@accademiatf.eu. L’iscrizione è totalmente gratuita. Contestualmente, potete condividere i vostri scatti su Instagram con gli hashtag #6voltetorino, #orologiolivingapartmentstorino, #accademiatorinesedifotografia. Le foto che otterranno più like passeranno la prima selezione e verranno sottoposte al vaglio della giuria; per ogni categoria verranno poi selezionate 10 immagini vincitrici che saranno annunciate il 15 settembre. Le 10 foto avranno la possibilità di entrare nella collezione permanente dell’Orologio, esposte sulle pareti degli appartamenti del residence e, dietro permesso dei fotografi , soggette alla vendita in un catalogo online di cui l’autore percepirà un compenso da concordare. Per approfondire, cliccate qui. E correte a fotografare!

Workshop Fotografare la Città

La fotografia e la filosofia sono i concetti chiave del workshop Fotografare la città, dove Torino ancora una volta si trasforma in musa al servizio dei fotografi, che siano professionisti o semplici appassionati. L’innovativa idea è frutto della mente brillante di una mia vecchia conoscenza: vi ricordate di Maria Cristina Strati? Era stata mia ospite per la rubrica #Le AmicheDiDireFareMole qualche mese fa, ed ora torno a parlare di lei in occasione del suo laboratorio fotografico e filosofico in collaborazione con PHOS-Centro Fotografia Torino. Ma in cosa consiste esattamente questo particolare connubio?

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[credits: Maria Cristina Strati, PHOS]
“Alcuni grandi filosofi e pensatori del passato, come Heidegger, Benjamin e Hillman, hanno proposto modi diversi tra loro di vedere la città, di viverla e di abitarla – spiega Maria Cristina – attraverso il loro pensiero, raccontato in modo semplice e divertente, coglieremo alcuni stimoli per leggere le strade della città in cui abitiamo, le sue architetture e i suoi luoghi, e quindi fotografarli, con occhi e spirito del tutto nuovi. In tempi come quelli in cui viviamo, l’idea che la cultura, e in particolar modo la filosofia, possa essere veicolata in modo tale da renderla non solo accessibile, ma onestamente utile e appassionante per il più gran numero di persone possibile, pur senza banalizzare o tradirne lo spirito, è fondamentale. La scommessa è dunque che la filosofia non sia qualcosa per soli intellettuali noiosi e annoiati, ma al contrario abbia molto da dire e sia di concreto interesse per tutti, ancora di più per chi ama la fotografia e l’arte.”

Il workshop è suddiviso in due momenti: sabato 16 giugno, dalle ore 10.00 alle ore 12.00, si inizierà con una lezione presso il Centro Phos, via Giambattista Vico 1. Dal termine della lezione sino all’incontro di domenica pomeriggio i partecipanti potranno scattare liberamente in città, seguendo i contenuti trattati durante l’incontro. Domenica 17, dalle 15.00 alle 18.00, sarà il momento della lettura e del commento delle immagini scattate. Per maggiori informazioni, potete consultare la pagina dell’evento su Facebook.

Camera “Prix Pictet. Space”

Chi ama la fotografia non può non conoscere CAMERA-centro Italiano per la Fotografia, situato in via delle Rosine 18 a pochi passi dai giardini Cavour. CAMERA è stata scelta come unica sede italiana per la presentazione delle opere finaliste e vincitrici del Prix Pictet, premio fotografico internazionale dedicato al tema della sostenibilità fondato nel 2008 dall’istituto svizzero Banque Pictet; dal 23 maggio al 26 agosto, saranno esposte qui le immagini selezionate per la settima edizione del contest. Il riconoscimento è assegnato annualmente da una commissione di altissimo livello presieduta da Kofi Annan, già Segretario Generale delle Nazioni Unite.

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[credits: CAMERA]
Il concetto di “sostenibilità” è stato declinato intorno al tema dello “spazio” inteso nelle sue varie accezioni secondo una visione volutamente ampia che ha portato i fotografi partecipanti al contest ad abbracciare i più diversi soggetti, come la sovrappopolazione, l’inquinamento atmosferico, lo spazio cibernetico, gli uragani, la fragilità delle grandi aree selvagge del pianeta. L’ambito premio di 100 mila franchi svizzeri è andato al fotografo irlandese Richard Mosse, autore di “Heat Maps”: attraverso una termocamera militare in grado di rilevare la presenza del corpo umano a oltre trenta chilometri, è stato in grado di documentare la situazione migratoria dei profughi in Europa, Medio Oriente e Africa. Le opere di Mosse saranno esposte a CAMERA insieme a quelle degli altri dodici finalisti, provenienti da ogni parte del mondo.

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