Blogtour #AutumnInTurin: 48 ore per far innamorare 6 blogger non torinesi di Torino

Mi sono sempre stati simpatici sia i sognatori che i cocciuti, probabilmente perché mi riconosco in entrambe le categorie. Quando poi trovo le due caratteristiche miscelate con le giuste dosi in un’ unica persona, beh, allora non la mollo più. In questo caso non sto parlando del #direfaremarito – anche se, a ben pensarci, pure lui sposa alla perfezione il ritratto di cui sopra – ma di una blogger come me, una donna tosta, insomma della mia partner in blog Elisa Midelio! Elisa e il suo Serendipitsite non hanno bisogno di presentazioni: spesso la ritrovate fra le righe di Dire Fare Mole, una volta con un link ad un suo articolo, altre con una foto scattata insieme durante un evento o un tour, presenza costante e calorosa come solo quella di una grande amica può essere.

elisa e federica

Io ed Elisa ci siamo conosciute agli albori delle rispettive avventure blogghistiche due anni e mezzo fa e da allora, complice un pranzo a base di mille risate in quel di Moncalieri, siamo diventate inseparabili, un sostegno l’ una per l’ altra in mezzo ad una moltitudine di gente che non capiva il nostro linguaggio. Elisa è stata per me (che sono diffidente al limite della glacialità talvolta) la dimostrazione che sì, nel mondo virtuale può nascere un legame reale intessuto da comuni interessi, sogni nel cassetto e strade impervie e divertentissime da percorrere insieme. Ed è davvero bello percorrerle accanto ad una forza della natura come lei.

Ordunque cari amici sabaudi e non, volete sapere come fa un sognatore cocciuto a realizzare i suoi sogni? Si rimbocca le maniche, prende coraggio, rincorsa e faccia tosta – una sana dose di faccia tosta è fondamentale nella vita – e si butta. Ovviamente, facendo centro. Ad Elisa è andata proprio così da venerdì 10 a domenica 12 novembre con “#Autumn In Turin – 48 ore per innamorarsi”, il suo ultimo progetto che ha visto coinvolta in piccola parte anche me. Elisa accarezzava il sogno di organizzare un blogtour a Torino dedicato ai non torinesi, per far vivere sulla loro pelle i cambiamenti affrontati dalla nostra città negli ultimi anni, da città industriale a città turistica, dalle tinte grigio fumo al multicolore. Che poi Torino i colori li ha sempre avuti, solo che erano un po’ offuscati, e forse eravamo anche noi ad avere lo sguardo appannato da pregiudizi e disamore.

porta palazzo

Come si pianifica un blogtour da zero? Da dove si parte? Innanzitutto dai protagonisti. Elisa ha selezionato fra le sue conoscenze sei blogger di quattro blog provenienti dalla Lombardia e dall’ Emilia-Romagna, sei persone che avevano visto Torino pochissime volte o mai e che hanno deciso di mettersi in gioco in una 48 ore di pura scoperta. Loro sono Martina e Gabriele di Spignattando, Patrizia e Matteo di Scatti e Bagagli, Velia di Alla fine di un Viaggio ed Elisabetta di Rock my Kitchen. 48 ore per conoscere un luogo sono poche, è vero, ma bastano per capire se può scattare un colpo di fulmine, se l’ anima viene invasa dalla wanderlust o al contrario dalla voglia di scappare a gambe levate. Sono sicuramente di parte e non ho ancora letto tutti gli articoli dei ragazzi, ma secondo me la scommessa di Elisa è stata stravinta, e Torino ha conquistato altri sei cuori al ritmo di gianduiotti, passeggiate lungo il Po e occhi spalancati lassù verso la Mole.

flower burger

Poi serve una scenografia, un nido dove ospitare i protagonisti, dove farli sentire coccolati come a casa. E meglio del Duparc Contemporary Suites, la nostra casa lontano da casa, cosa c’è? L’ Art Hotel a due passi dal parco del Valentino ha aperto le sue porte ai blogger ospitandoli per tutto la durata del loro soggiorno, e non solo. La social media manager del Duparc Ezia Peano (un’ altra forza della natura che ho il privilegio di chiamare amica) è stata una presenza fissa del blogtour, accompagnando personalmente gli ospiti insieme ad Elisa durante le diverse tappe previste nel programma. Un programma variegato, denso di sabaudità, messo a punto da Elisa che ha svolto un lavoro superlativo, se contate che ha fatto tutto o quasi da sola. L’ arrivo dei blogger venerdì sera è stato salutato da una prelibata cena piemontese nella cornice del ristorante del Duparc, giusto per iniziare in bellezza e golosità! Una notte ristoratrice e poi via verso la prima tappa del tour, lì dove regna il foliage sabaudo più intenso e caleidoscopico. Proprio lui, il parco del Valentino, reame incontrastato di Re Autunno e perfetto apripista per una passeggiata piena di incanto e di angolini da fotografare.

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Di Elisa di può dire tutto tranne che sia pigra, e i blogger se ne sono accorti quando, dopo essersi rifocillati con una jacket potato targata Poormanger, sono stati portati a spasso per la città: un giro di 10 chilometri e più rigorosamente a piedi! La stanchezza è stata però ampiamente ripagata dalla meraviglia delle tappe scelte, una chicca torinese dopo l’ altra: dal salotto sabaudo profumato di tisane di Melissa alla degustazione di gianduiotti, cremini e compagnia cioccolatosa da Prodotti Gianduja, terminando con una sosta da Il Giramondo, libreria dei desideri di ogni travel blogger. Anche per la sera la Maestra di Cerimonie serendipitose ha scelto di viziare gli ospiti con una cena alle Fonderie Ozanam, ex officine trasformate in un ristorante pizzeria con tanto di orto sul tetto, seguita dal tour Torino Magica di Somewhere, un must per noi torinesi con il brivido nel DNA.

gran balon

La domenica ho finalmente raggiunto la banda di blogger in giro per Torino per un pranzo vegano da Flower Burger e un giro fra le vie del Quadrilatero, il quartiere torinese preferito di Dire Fare Mole. Qui ho dato il mio contributo facendo ciò che mi riesce meglio, dopo scrivere e mangiare: fare la secchiona e parlare di Storia. Se la missione di Elisa era di far innamorare i blogger di Torino, la mia era di rendere la Storia, considerata dal 90% della popolazione italica noiosa (a meno che non sia raccontata da Alberto Angela) piacevole e spassosa. Chissà se i ragazzi hanno apprezzato i miei aneddoti sul castrum romano e sul passato un po’ equivoco del Quadrilatero, fra allegre donzelle e sedicenti esorcisti! A suon di battute sulla pronuncia di parole in dialetto piemontese, arriviamo al mercato antiquario del Gran Balon, meta principale del pomeriggio, dove i blogger vengono sguinzagliati a caccia dello scatto perfetto. E di sfondi da immortalare il Balon ne offre un’ infinità, con le sue bancarelle di sbalorditive cianfrusaglie da baule della nonna o ciapapuer, come abbiamo insegnato ai nostri amici. Prima di rientrare in hotel e riprendere la strada verso casa, c’è stato il tempo per una breve sosta al Caffè al Bicerin, dove i blogger hanno visto in diretta come viene fatta e servita la storica bevanda torinese, inebriati dai fiumi di cioccolata provenienti da ogni angolo del negozio.

gran balon 2

Una Torino rischiarata dalle Luci d’Artista accese all’ imbrunire ha dato il suo commiato ai visitatori, con centinaia di immagini da scorrere sullo smartphone e una copia della guida My Secret Turin di Irene Perino e Alice Del Giudice da sfogliare in treno. Secondo me li rivedremo presto e vedremo anche tanti altri ragazzi come loro passeggiare curiosi per le strade di Torino. Perché i sogni si avverano se lo si desidera fortemente. Vero Elisa?

Grazie di cuore per avermi coinvolta nel tuo pazzo e fantastico progetto, grazie ad Ezia per l’ amicizia e la disponibilità che ci dimostra da un anno a questa parte, senza se e senza ma, e grazie a chi ha creduto in noi. Grazie anche a chi non ci ha creduto, perché le porte in faccia servono cari lettori, eccome, servono a crescere e a non arrendersi mai. E infine grazie a Velia, Elisabetta, Martina, Patrizia, Gabriele e Matteo per aver speso parole d’ amore per la mia città amatissima. Una volta che ci si innamora di Torino, è davvero per sempre, sappiatelo!

 

[photo credits: Dire Fare Mole]

10 commenti

  1. Ho letto ieri i post delle ragazze che hanno partecipato e sono stata veramente felice di vedere che la nostra “capitale” sabauda sia piaciuta! Questa iniziativa secondo me è stata importante perché serve a dimostrare che Torino non è per niente grigia, noiosa e fredda.
    Organizzare un blog tour è una cosa che mi piacerebbe fare qui in Langa, ma mi sa che è un’impresa titanica 😉

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    • Ciao Silvia, mi sa che fra i blogger c’era anche qualche tua conoscenza 😉 Comunque sì, è stata una grandissima soddisfazione vedere gli occhi pieni di stupore dei ragazzi, si aspettavano una città tranquilla invece si sono ritrovati immersi in una girandola di luci, colori, emozioni. Per quanto riguarda il blogtour nelle tue Langhe, secondo me alla luce della nostra recente esperienza nulla è impossibile, basta trovare i partner giusti. Se vuoi fare due chiacchiere in merito, scrivi a me e a Elisa!

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